TROMBE, TROMBONI, TROMBETTE… SQUILLANO I RIFIUTI A CORCIANO OVVERO I VUOTI PROCLAMI E LE REALI INADEMPIENZE DELLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CORCIANO SUL TEMA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Dopo tanti proclami dei nostri amministratori, e proprio ora che un’Ordinanza del Comune estende a tutte le zone di Corciano il servizio di raccolta differenziata “porta a porta”, arriva la Relazione sull’Attività di controllo 2011 sui servizi di gestione dei rifiuti, approvata da tutti i Comuni dell’ATI 2 e contenente – ahimè!- notizie poco esaltanti per CORCIANO.
La Produzione di Rifiuti nell’Ambito Territoriale la produzione totale dei rifiuti nel 2011 ammonta a 222.355 tonnellate, in forte calo rispetto al 2010 (- 7,8%): una riduzione si era già registrata nel 2009.
La produzione pro-capite media è pari a 536 kg/ab, (nel 2008 era di 631 kg/ab).
Visto che le politiche regionali e locali di riduzione dei rifiuti all’origine finora non hanno mosso che timidi passi, il risultato può essere messo in relazione anche alla crisi dei consumi e più in generale alla crisi economica che stiamo attraversando. In ogni caso si tratta di una buona notizia.
– Tra i Comuni dove si registra invece una produzione pro-capite superiore alla media si segnalano Bastia Umbra (613 Kg/ab), Passignano sul Trasimeno (600 Kg/ab), CORCIANO (588 Kg/ab) e Perugia (573 Kg/ab).
– Nel confronto con il 2010, mentre quasi ovunque si osserva un calo significativo della produzione procapite (in alcuni Comuni anche oltre il 15%), per CORCIANO c’è solo un calo modesto (- 5,38% in due anni).
Il Comune di Perugia da solo produce quasi la metà della produzione di rifiuti complessiva dell’ATI; mentre i 16 Comuni con meno di 10 mila abitanti ne producono appena il 15%: si capisce perciò facilmente la responsabilità e l’impegno virtuoso richiesto innanzitutto a Perugia e ai maggiori Comuni dell’Ambito Territoriale, per poter arginare davvero la produzione dei rifiuti e i conseguenti problemi per l’ambiente e la salute.
Popolazione servita dalla Raccolta Differenziata “porta a porta”
La tabella 2 (pag. 11) riporta lo stato di attivazione del servizio “porta a porta” al 31.12.2011.
“È importante sottolineare il forte incremento del livello di diffusione di tale servizio, che ha ormai interessato, nei 23 Comuni al momento serviti dalla GEST srl, oltre il 65% della popolazione residente, superando di gran lunga l’obiettivo del 50% previsto dal progetto GEST: alla fine del 2011, anche grazie al supporto economico garantito da uno specifico programma regionale, si è molto vicini al raggiungimento dell’obiettivo, previsto per la fine del
2012, del 70% di popolazione servita con modalità di raccolta “porta a porta”. Alla fine del 2011 sono 14 i comuni interamente serviti con modelli di raccolta differenziata domiciliare (100% della popolazione residente)”.
CORCIANO si colloca agli ultimi posti della lista con il 51,50% dichiarato ma tutto da accertare!
(accanto a Perugia); percentuale raggiunta proprio a fine anno, dopo l’avvio del servizio a Taverne, Corciano capoluogo e Chiugiana, mentre continuano a rimanere escluse le frazioni più popolose del comune quali Ellera, Girasole, Strozzacapponi.
Analisi dei risultati della raccolta differenziata
– La percentuale di raccolta differenziata a livello di Ambito Territoriale si attesta al 43,29% (45% se si prendono i soli 23 Comuni serviti finora da Gest srl): è importante sottolineare il notevole incremento della percentuale di raccolta differenziata rispetto al 2010, pari a 7,6 punti percentuali;
CORCIANO e altri 3 Comuni serviti da TSA si trovano al di sotto della media dell’ATI;
CORCIANO ha fatto registrare anche un preoccupante calo della RD (sotto il 37% al
31.12.2011, quasi 5 punti percentuali in meno rispetto ai 2 anni precedenti), maglia nera
insieme ad altri 6 comuni (4 serviti da TSA).
All’opposto, 3 Comuni (Fratta Todina, Torgiano e Piegaro) hanno già raggiunto il 65% di RD (l’obiettivo per il 2012).
Questi risultati, pur con i progressi evidenziati e le lodevoli eccezioni, confermano che non è stato ancora raggiunto a livello di ATI nemmeno l’obiettivo fissato dal Piano Regionale per l’anno 2010 (almeno il 50% RD). “Ciò comporterà l’applicazione della sanzione prevista dal contratto di servizio a carico del Gestore, la cui quantificazione sarà determinata sui dati ufficiali validati dall’ARPA e dall’Osservatorio regionale sulla produzione, raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti”. Non viene detto che la Regione ha previsto delle sanzioni anche per i Comuni inadempienti, che potrebbero a loro volta scaricarle sui cittadini!…e che già l’anno scorso la sanzione è stata di 40.000 euro! ( fonte ATI2)
L’ampliamento della discarica di Borgogiglione
Le cifre poco lusinghiere appena citate sono anche alla base dei lavori di ampliamento della discarica di Borgogiglione, da poco approvati ed in via di realizzazione. Questo progetto non può che destare allarme e preoccupazione tra i cittadini: la volumetria dell’invaso utile passa da 600 mila a 1 milione e 530mila mc.
Il costo dell’opera preventivato è di circa 7 milioni di euro.
B Economicità della gestione e costi per il cittadino.
Normalmente, quando c’è una buona gestione del servizio, con la Raccolta Differenziata dei rifiuti si verifica una diminuzione dei costi, perché si risparmia sul conferimento in discarica e si guadagna con la vendita delle materie da riciclo. Il Comune di Corciano ha sempre sostenuto, invece, che la RD non porta vantaggi, anzi probabilmente i costi saliranno: “la TARSU per famiglia a Corciano è mediamente ai livelli più bassi della Regione e il Comune già premia chi si impegna di più nella riduzione e nella raccolta differenziata dei rifiuti”.
La Relazione ATI (tabella 16, pag.39) fornisce finalmente i costi, per i singoli servizi e per abitante, nei Comuni serviti da GEST. Rimane la difficoltà di confrontare dati non del tutto omogenei e voci di costo non ben definite:
– il costo medio pro-capite del servizio passa da 132 €/ab a 143 €/ab, con un incremento del 8,2% rispetto al 2010. Tenendo conto della variazione ISTAT e dell’incremento della mano d’opera, solo il 4,5%, è l’incremento dei servizi legati all’attivazione del programma di raccolta
domiciliare.
– c’è una variabilità molto alta tra Comune e Comune soprattutto per i costi del servizio di Raccolta Differenziata; in generale, invece, l’aumento del costo di Trasporto e Riciclo si compensa con la riduzione parallela dello Smaltimento in discarica.
Certo è che i Comuni serviti da TSA hanno mediamente alti costi / abitante, che sarebbe opportuno approfondire.
Bisognerebbe chiedersi se non siano anche certe clausole della Convenzione tra ATI 2 e GEST srl a determinare rigidità gestionale e alti costi del servizio, pure in assenza di elevati standard di qualità. A tutto vantaggio delle imprese che, non più a maggioranza pubblica, si preoccupano in primo luogo dei loro profitti.
Uno dei nodi da sciogliere è sicuramente il cosiddetto “rispetto delle specificità sub-ATO”, che di fatto, dopo la costituzione di un gestore unico, serve innanzitutto a preservare le gestioni autonome e gli interessi specifici delle diverse imprese ora associate (Gesenu, Ecocave, Sia, Tsa).
Recenti notizie di stampa rendono ancor più pressante l’attenzione a questo tema, in quanto la corretta e responsabile gestione del ciclo dei rifiuti, non salvaguarda solo l’ambiente, i costi che i cittadini devono sostenere, ma anche la legalità !
Aprile 2012