SPOLETO – LE PREOCCUPAZIONI DEL CITY FORUM E DI CITTADINANZATTIVA

SPOLETOLe Associazioni aderenti allo Spoleto City Forum, unitamente ai rappresentanti di Cittadinanzattiva,  si sono nuovamente ritrovate per fare il punto su alcuni temi di particolare importanza che interessano la nostra città.

L’argomento trattato all’inizio della riunione, ha riguardato il Festival dei Due Mondi e le polemiche che, in queste settimane, sono state sollevate su alcune questioni gestionali.

L’auspicio delle Associazioni è che i responsabili, laddove si evidenziano necessità di correzioni strategiche, trovino la forza e la volontà di operare di conseguenza, evitando però clamori eccessivi che, soprattutto in questi giorni, a ridosso cioè dell’inaugurazione, rischiano di danneggiare l’immagine della prestigiosa manifestazione.

L’attenzione maggiore il City Forum l’ha riservata invece al problema, ormai annoso, del nostro Ospedale, non tanto sulla situazione attuale, quanto sulle prospettive future.

Pur riconoscendo un altissimo livello di produttività dei servizi in esso erogati, nonché una indiscutibile professionalità ed abnegazione degli operatori, non si vedono azioni concrete per mantenere tali qualità e caratteristiche di eccellenza anche nei prossimi anni.

L’aver ristrutturato e riammodernato alcuni stabili all’interno del nostro Nosocomio, non significa aver apportato migliorie dei servizi e dell’apparato tecnologico e strumentistico.

Da considerare poi che buona parte degli investimenti tecnologici sono stati effettuati grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio che, dirottando le risorse in tale importante ambito, è stata costretta a limitare gli aiuti ad altre realtà significative del territorio.

Ne consegue che, se migliorie strumentali ci sono state, ricadono quindi sulle spalle degli spoletini, a differenza di altri ospedali dove l’intervento dei finanziamenti pubblici, in primis la Regione, è stato invece predominante.

Altra preoccupazione è sul mantenimento delle eccellenze nei vari reparti, quando cioè, fra qualche anno, alcuni primari andranno in pensione.

Il City Forum è preoccupato del fatto che non si intravede un’azione concreta nella preparazione ed individuazione di possibili sostituti.

Se un primario collocato in pensione non dovesse essere sostituito, il reparto stesso andrebbe a dipendere da Foligno.

A noi cioè toccherebbero gli assistenti, a Foligno i primari.

Per non parlare poi dei servizi che, gradualmente, sono stati già trasferiti a Foligno; o dei medici ai quali sono state diminuite le ore di servizio nel nostro ospedale, per impegnarli in quello della città della Quintana.

Queste le motivazioni principali che portano a pensare ad una lenta spoliazione del nostro nosocomio, attuata in maniera parziale, quindi apparentemente indolore, ma in modo sistematico.

Per tale ragione le Associazione si attiveranno per:

a) effettuare un concreto monitoraggio, dei servizi e del personale impegnato, del nostro ospedale, mettendolo a confronto con quello di Foligno;

b) sensibilizzare l’Amministrazione Comunale affinché promuova immediatamente un tavolo di incontro con la Regione dell’Umbria per definire il ruolo che si vuol assegnare al nostro Nosocomio, sia in virtù del nuovo Piano Sanitario, che in base alle strategie dirigenziali (mettere cioè, una volta per tutte, “nero su bianco” sul futuro della realtà sanitaria spoletina)

Qualora non si addivenisse a nulla di concreto, lo Spoleto City Forum, come già fatto nel passato, chiamerà a raccolta i cittadini per intraprendere un’azione comune tesa alla esclusiva salvaguardia del nostro ospedale.