SIMONLUCA HA VINTO LA SUA BATTAGLIA!!!

Anche il Corriere della Sera parla oggi di Simonluca e della battaglia della sua famiglia e del Tribunale per i diritti del malato di Spoleto.

http://www.corriere.it/salute/disabilita/10_febbraio_24/sedia-rotelle-negato-rimborso_c9acebcc-1fb7-11df-b445-00144f02aabe.shtml

Il Tribunale di Perugia ha deciso: per lui una carrozzina   speciale
Simonluca è un bimbo disabile al quale è stata prescritta una carrozzina elettrica speciale, in grado di verticalizzarsi e contrastare l’evolversi della sua disabilità.
In un primo momento, l’Azienda Sanitaria Locale aveva negato la concessione dell’ausilio non essendo lo stesso compreso nell’elenco degli ausili la cui fornitura può essere autorizzata con costi a carico delle Asl (cd Nomenclatore Tariffario).
Ovviamente la famiglia di Simonluca non ha desistito e ha invocato l’articolo 1 comma 6 del DL 27/8/99 n. 332 in base al quale in casi particolari, per soggetti con gravissime tipologie di disabilità, la Asl può autorizzare la fornitura di dispositivi non inclusi nel nomenclatore.
Successivamente la Asl aveva autorizzato solo una parte della spesa necessaria, mettendo in difficoltà la famiglia che avrebbe dovuto sborsare oltre diecimila euro per il pagamento della differenza di prezzo dell’ausilio.
Grazie all’intervento della Signora Rossana Santi Responsabile del TDM di Spoleto e tramite gli avvocati di  GIUSTIZIA PER I DIRITTI (Cittadinanzattiva di Spoleto), la famiglia di Simoluca  ha presentato ricorso indirizzato al Tribunale di Perugia il quale, vertendosi in materia di diritto alla salute costituzionalmente garantito, ha ordinato alla Asl di corrispondere la somma residua del prezzo di acquisto della carrozzina verticalizzabile.
Il fatto si commenta da solo.
Quest’ordinanza riveste un’importanza fondamentale per il futuro di tutti i bimbi con gravi disabilità che si sono visti negare ausili indispensabili da Aziende Sanitarie che essendo ormai aziende a tutti gli effetti, pensano solo ai bilanci, quasi tutti passivi, attuando una politica gestionale che non sa come eliminare gli innumerevoli sprechi e taglia i costi di servizi e presidi destinati ai più deboli.
“L’emozione più grande”, il commento del papà, “è stata vedere mio figlio con i capelli al vento…”