SEMPRE SUL MISTERO DEL CONTRATTO DI SERVIZIO REGIONE – TRENITALIA

pendolari_640Decisamente non siamo una regione normale. Da noi  è accettabile che alla Consulta regionale dei consumatori e utenti il Contratto di servizio tra Regione e Trenitalia non sia stato  presentato, in quanto pare non  esistessero ancora i dati economici per far tornare i conti  ma che sui giornali (14 maggio 2015)  esca la notizia che è stato siglato un preaccordo che poi nelle dichiarazioni della Presidente Marini  diventi un perentorio: ” E’ stato siglato il Contratto di servizio”.(vedi dichiarazioni del Comitato pendolari Terni del 17 maggio 2015).  Fatto sta che sul sito della Regione non c’è nulla di questo Accordo siglato. La stampa parla di una convenzione  con il nucleo ispettivo regionale toscano per monitorare la linea Firenze – Roma. E meno male che ci sono i toscani! Sempre sulla stampa e sempre a proposito di Toscana , appare che al centro di grande interesse c’è la stazione MEDIA ETRURIA per agganciarsi al Nord Italia: una nuova stazione da costruire praticamente  al confine tra Umbria e Toscana per agganciarsi all’alta velocità. Con la garanzia che il servizio in Umbria continuerà ad essere men che scadente.
Ma allora, in assenza totale di informazioni, abbiamo deciso di presentare le nostre proposte, elaborate da chi sui treni ci viaggia ogni giorno, basandoci sul Vecchio Contratto di Servizio 2009-2014, l’unico di cui ci sia traccia  sul sito della Regione Umbria (Anche su questo punto però si suggerisce una maggiore chiarezza e fruibilità della documentazione relativa al contratto di servizi ed ai relativi allegati, magari in formato pdf  – non pdf immagine che non consente neppure una ricerca testuale).
 Nel merito del contratto:
Seguendo la modalità adottata da Regione Toscana (ed anche altre Regioni), si suggerisce di inserire un articolo rubricato “azioni a favore dei viaggiatori”, all’interno del quale prevedere, tra le altre misure, anche un paragrafo dedicato ad una sede in cui discutere le problematiche relative all’attuazione della carta e alla qualità del servizio reso. In particolare si potrebbe utilizzare un paragrafo avente questo tenore: “Le parti si impegnano a confrontarsi con i rappresentanti delle Associazioni dei consumatori e  dei comitati di pendolari/viaggiatori, attraverso specifici incontri da convocarsi, di norma, ogni sei mesi, nonché in una sessione plenaria annuale. Scopo di questi incontri è la verifica del rispetto degli impegni assunti dalla Carta dei Servizi, la verifica periodica sulla programmazione e sull’attuazione dei servizi, affinché attraverso il confronto si possa addivenire a soluzioni condivise delle criticità emerse, anche relativamente all’ottimizzazione dei servizi in termini di orari e tempi di percorrenza. Gli incontri di cui sopra si terranno, comunque, in ogni caso se ne presenti la necessità, anche su richiesta delle Associazioni di consumatori e  dei comitati di pendolari/viaggiatori.” L’elenco delle associazioni di consumatori e dei comitati pendolari/viaggiatori della carta di servizi va integrato.
 Per le altre attività da menzionare nell’ambito dell’articolo “azioni a favore dei viaggiatori”, andrebbe svolto un confronto allargato tra le varie associazioni consumatori e pendolari. Regione Toscana propone un elenco di interventi che Trenitalia è chiamata a fornire tra cui: servizio di informazione telefonica per gli utenti di almeno 12 ore al giorno, dare attuazione al piano di risarcimento “bonus ai clienti abbonati”  , dare corso alle azioni per il miglioramento del fattore sicurezza, eccetera…

 Riteniamo   utile un impegno di Trenitalia a garantire che i monitor delle stazioni e, qualora questi non funzionassero gli annunci vocali, fossero in grado di fornire indicazioni puntuali ed aggiornate relativamente ai ritardi e ai disguidi. Spesso invece succede che le informazioni visive e vocali non corrispondano allo stato reale delle cose in caso di disagi o ritardi… e il viaggiatore non sa che fare… Idem a bordo treno!

 La presente nota   ha anche  la finalità di evidenziare le maggiori criticità della viabilità su ferro in Umbria e di proporre alcune ipotesi di modifica degli orari al fine di migliorarne il servizio. Si richiede pertanto un incontro tecnico per poter discutere le soluzioni prospettate per migliorare le condizioni di viaggio degli utenti.  
Servizio regionale:
1.      Si registra negli ultimi anni una frammentazione del trasporto su rotaia in Umbria in due tronconi: la sezione Foligno-Terontola-Firenze; la sezione Foligno – Terni – Roma.  Le principali conseguenze sono che i pendolari umbri tra nord e sud della Regione soffrono di gravi evidenti disagi; raggiungere Perugia da Roma è paradossalmente più rapido tramite autobus privato che via servizio ferroviario. Si ritiene che il servizio vada ripensato evitando il più possibile tale frazionamento. ( A tal  fine è stata predisposta  un’analisi puntuale delle principali criticità ed alcune ipotesi di soluzione consegnate alla Regione Umbria nell’ultima riunione della Consulta regionale utenza e consumo e pubblicata su questo sito https://cittadinanzattiva.umbria.it/home/?p=13558).
2.      Al fine di ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza di trasporto in/da/per l’Umbria è da lungo tempo atteso il termine dei lavori del raddoppio della tratta Spoleto – Campello che permetterebbe di superare parte dei ritardi e dei disagi accumulatisi negli anni a seguito della riduzione delle corse. La Regione è caldamente invitata a fornire informazioni puntuali sulla tempistica legata al termine dei lavori e ad intervenire prevedendo azioni che superino le difficoltà addotte dalle imprese appaltatrici e garantire alla cittadinanza la conclusione degli stessi in tempi rapidi. In conseguenza di ciò si potrà disegnare un nuovo orario che permetta di ridurre i tempi di scambio e di percorrenza anche per risolvere parte dei problemi di cui al punto precedente.
3.      Nelle more della conclusione dei lavori alcune soluzioni potrebbero essere introdotte già da ora. (  A mero titolo esemplificativo si ricorda qui che il treno 2481 in partenza da Spoleto alle 6,53 impiega 38 minuti (da tabelle orarie, ma può arrivare anche a 45 minuti) per raggiungere Terni (contro un tempo di percorrenza medio Spoleto-Baiano-Terni di 29 minuti circa); lo stesso materiale impiega poi 1h55m per raggiungere Roma Termini (a fronte di un tempo medio di percorrenza dei treni regionali di 1h35m circa nella stessa tratta). Il tempo di percorrenza potrebbe essere notevolmente ridotto modificando leggermente la traccia del treno incrociante a Baiano, con priorità, RV 2320.
4.      Si registra in generale un problema complessivo di cattiva manutenzione del materiale rotabile (regionale ma anche intercity) e delle linee elettriche, che costituisce la causa principale dei ritardi, anche gravi. Si ritiene opportuno discutere di azioni che costringano i gestori  ad offrire maggiori garanzie in termini di manutenzione.
Tutte queste considerazioni legate al servizio regionale andrebbero pensate in ottica di miglioramento complessivo della viabilità considerando anche le problematiche legate agli intercity e all’unica freccia transitante in Umbria.
*Infine, alcune note relativamente alla Carta dei servizi:
 Notiamo che nel testo di Carta dei servizi pubblicato sul sito della Regione Umbria sono spariti i dati relativi ai risultati raggiunti nel 2014. Ci sono gli obiettivi 2014 e gli obiettivi 2015, uguali tra loro. Non crediamo che questo sia un modo serio di presentare i dati: nella documentazione fornita alle associazioni c’erano i risultati conseguiti  che erano in gran parte superiori agli obiettivi. I casi sono due: o c’erano questi risultati positivi e in tal caso gli obiettivi 2015 dovevano essere migliorativi rispetto al 2014 oppure i risultati positivi non ci sono.
In ogni caso, a  mero titolo esemplificativo, si evidenzia come l’indicatore relativo alla presenza/assenza di impianto di climatizzazione non sia assolutamente adeguato a verificare le condizioni di viaggio. Gli impianti di climatizzazione spesso non sono pienamente funzionanti (funziona solo mezza carrozza), in estate emettono aria con temperatura esageratamente fredda (e spesso perdita di acqua) o, al contrario, non sufficiente a refrigerare. Capita che ci sia aria fredda la mattina presto e che non sia funzionante quando il treno è stato in sosta al binario est nelle ore pomeridiane (senza pensilina, quindi senza ombra!). Tutti questi elementi non sono presi in considerazione nella valutazione di qualità. Invece sarebbe opportuno verificare la pulizia dei filtri e monitorare l’andamento della climatizzazione anche perché ne va della salute delle persone. Un non adeguato ricircolo di aria in un ambiente ad alta concentrazione di viaggiatori per 2/4 ore al giorno determina condizioni di viaggio insalubri.
Al paragrafo “E’ obbligatorio avere il biglietto” (pag.12) la frase “il passeggero in partenza da una località sprovvista di punti vendita o validatrice mancante o rotta deve, al momento della salita, avvisare il personale di bordo” andrebbe integrata come segue: “In questo caso il viaggiatore non incorre in alcuna sanzione amministrativa.”
 

Questo testo è pubblicato per suscitare un confronto tra  Associazioni di utenti,  comitati di pendolari e battitori liberi, per poi poter  consegnare il risultato del confronto al futuro Governo regionale.

“Articolo pubblicato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Umbria denominato: informazione ed assistenza ai consumatori ed agli utenti 2013 – 3° intervento con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico”
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