OSIAMO condivide e sostiene il lavoro della Polizia ambientale…
OSSERVATORIO O.S.I.A.M.O.
Comunicato stampa Perugia, 23 agosto 2018
Cittadinanzattiva, ADIC Umbria e Legambiente su articolo stampa locale
In riferimento a iniziative di avvocati su controlli operati della Polizia ambientale a Perugia durante avvio raccolta porta a porta dei R.S.U.
L’incipit di un articolo pubblicato stamattina dalla stampa locale quale corollario ha dell’inverosimile:
“Hanno fotografato e videoregistrato. Con tanto di testimoni. Un dossier in piena regola da far pervenire all’amministrazione comunale e nel caso anche al garante per la privacy…”
“Gli avvocati … qualificandosi, hanno videoregistrato e contestato l’operato della Polizia ambientale mentre rovistava dentro i sacchetti dell’immondizia (non conferiti correttamente)…”
OSIAMO condivide e sostiene il lavoro della Polizia ambientale nello svolgere i compiti di controllo sul corretto conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini secondo i criteri della raccolta porta a porta.
SI’ AI CONTROLLI!
OSIAMO (Osservatorio Servizi di Igiene Ambientale e Monitoraggio delle Società Operative) si dissocia dall’assurda pretesa di due avvocati perugini che si ergono a controllori dell’operato delle guardie ambientali, pubblici ufficiali a tutti gli effetti. Tali professionisti, facendo leva su un presunto e bislacco “diritto alla privacy”, ledono il diritto di tutti quei cittadini che invece rispettano le regole e si impegnano a fare una corretta raccolta differenziata, contribuendo attivamente a recuperare materiali da riciclare, contenendo significativamente il conferimento di rifiuti indifferenziati nelle discariche ormai stracolme.
Salvaguardare l’ambiente, riducendo al massimo i conferimenti in discarica, recuperare quanto più possibile carta, plastica, metalli, materiale organico da reimmettere nei cicli produttivi, così da ridurre significativamente i costi complessivi di gestione della raccolta, è un diritto-dovere di ogni cittadino.
– Non con spirito punitivo, ma come stimolo al rispetto delle regole, affinché non si permetta a pochi che mal conferiscono, di inficiare la responsabilità e la collaborazione dei tanti che invece, conferiscono correttamente.
– Invocare il diritto alla privacy sulla spazzatura come pensano di fare i due avvocati è quanto di più paradossale si possa pensare e fare.
Semmai la responsabilità della custodia e gestione di eventuali dati sensibili, normati dalla legislazione sulla privacy, è a nostro avviso, responsabilità di chi li acquisisce e non certo dei secchielli della raccolta differenziata.
La materia è ampiamente normata dalle indicazioni del Garante per la privacy del 14 luglio 2005 e in particolare punto 4 lettera D ove recita: “Agli organi addetti al controllo è riconosciuta la possibilità di procedere a ispezioni di cose e luoghi diversi dalla privata dimora..”.
OSIAMO ribadisce il massimo sostegno alla istituzione della raccolta porta a porta nella “città compatta” di Perugia e apprezzamento per il basilare contributo nell’espletamento delle funzioni da parte delle guardie ambientali.