ORVIETO : VALORIZZARE LE ATTIVITA’ COMMERCIALI E ARTIGIANALI CHE SI CONTRADDISTINGUONO PER LA QUALITA’ DELL’OFFERTA. Osservazioni al nuovo regolamento per l’uso di spazi pubblici.

Di seguito l’intervento del responsabile di Cittadinanzattiva di Orvieto: Gianni Pietro Mencarellimencarelli

Cittadinanzattiva  ritiene  utile per le esigenze dei consumatori la concessione di  adeguati  spazi pubblici  per l’esercizio delle attività commerciali – artigianali, deputate alla somministrazione di alimenti e bevande e prospicienti o nelle immediate vicinanze degli stessi esercizi e, viste le proposte avanzate dall’assessorato competente per materia, suggerisce un uso elastico  delle disposizioni contenute nel precedente regolamento circa la proporzionalità tra  gli interni e gli esterni.

La vecchia  griglia di valutazione risulterebbe penalizzante per quelle attività di piccola “metratura” che di conseguenza non potrebbero avere spazi sufficienti ed idonei per svolgere all’esterno un lavoro soddisfacente durante la  buona stagione ( Gelaterie, Jogurterie, piccoli Bar ecc), ma lo stesso problema si ripropone anche  per i ristoranti, i quali trovandosi in posizione commerciale ottimale, non potrebbero usufruire appieno delle possibilità di poter estendere all’esterno la propria attività in tutto lo spazio disponibile, sia per le esigenze della clientela  rappresentata anche dei portatori di handicap, che nel contempo venire incontro a quelle finanziarie del comune concedente.

Il comune, nella apprezzabile proposta  di dislocazione, in parte già aderisce all’esigenza di individuare a monte gli spazi da concedere senza entrare nel merito commerciale e/o di concorrenza che tanti problemi ha sollevato in passato, problemi che afferiscono solo alla capacità imprenditoriale del singolo operatore.

Mentre rimangono aperte soluzioni per un aumento dei metri messi a disposizione, per casi particolari e del tutto eccezionali, fatte salve tutte le limitazioni di circolazione e/o di impatto ambientale.

Sarebbe utile, a questo punto, azzerare tutte le autorizzazioni permanenti concesse in passato  per ristabilire una uniformità  estetica, ma anche e sostanzialmente di diritto.

Il comune, secondo Cittadinanzattiva,  può chiedere una tariffa differenziata a secondo delle zone  a maggiore attrazione turistica  onde ottenere più cospicui introiti.

Tutto quanto premesso nell’ottica di un raggiungimento di un sano equilibrio tra domanda di qualità e offerta di qualità ad equi costi di mercato perché Orvieto non debba rimanere esclusa dagli ottimali circuiti di turismo  nazionale ed internazionale, di cui la Città debba essere capace di meritoria attrazione.