L’intervento del neo segretario regionale di Cittadinanzattiva Umbria, Danilo Bellavita, al Congresso di Spoleto del 30 aprile 2016
Il mio intervento vuol essere prima che un contributo, un invito all’ Assemblea Congressuale, alla condivisione di una riflessione, con un orizzonte ampio di lettura della divaricazione progressiva, prodottasi in questi ultimi decenni, tra la politica intesa come partiti, amministrazioni locali, istituzioni e cittadinanza. Cittadinanzattiva si distingue dalla maggior parte dell’ associazionismo civico, col suo oggetto fondativo, (art.2) ..afferma la cultura del federalismo dei diritti e della sussidiarietà delle iniziative civiche,… accoglie e valorizza tutte le risorse umane disponibili a concorrere in forme allargate di governo, alla formazione e tutela dei beni comuni… E questo orizzonte ampio di lavoro, che richiede a mio avviso una profonda comprensione delle dinamiche sociali e politiche, affinché lazione sia efficace nel perseguire gli obiettivi fondativi. Rispetto ad associazioni tematiche, che si occupano di protezione dellambiente naturale, di contrasto alla delinquenza organizzata, di difesa delle libertà individuali e dei diritti civili, Cittadinanzattiva (interpretando parole di Giuseppe Cotturri) è nata non per intervenire sulla formazione di domanda politica, ma sulle concrete offerte di politiche materiali.. per soddisfare bisogni e diritti negati. Questo, a mio avviso significa esprimere, in estrema sintesi, una capacità di analisi della società, delle sue criticità, una progettualità inclusiva, azioni efficaci nel perseguire obiettivi in favore di bisogni e diritti negati, in un costante rapporto dialettico con cittadinanza e istituzioni. Ma questo presuppone una società strutturata, in cui il processo democratico di formazione delle decisioni nelle istituzioni, sia attivo in tutte le sue componenti (cittadini, associazioni, partiti, organismi culturali e partecipativi, amministrazione pubblica). Dagli anni novanta invece, con il crollo dei regimi comunisti dellest da un lato e lirrompere dei paesi del sud est asiatico, nei processi produttivi ed economici mondiali, si è prodotto un capovolgimento dellordine delle cose, una rivoluzione che a mio avviso riduttivamente chiamiamo crisi economica, ma che in realtà ha come risultante (proprio perché di scomposizione dellordine precedente si tratta), il passaggio dalla società moderna alla società post moderna, o per usare lanalisi e la definizione di Z. Bauman società liquida cioè sempre più destrutturata e disarticolata. Oggi, per rimanere agli osservatori di questo orizzonte e del panorama nazionale, si parla di post democrazia (I. Diamanti), di democrazia cioè fondata su un premier che si rivolge direttamente ai cittadini ed elettori, saltando mediazioni e mediatori, sindacati e sindacalisti, sindaci e governatori, scavalcando in vari casi parlamento e partiti, annichilendo in estrema sintesi la partecipazione democratica. Un processo che a cascata, ha investito anche i livelli sottordinati dellamministrazione pubblica. Fenomeno che oggettivamente, va detto, si sta manifestando in varia misura, in quasi tutte le democrazie occidentali. Un elemento di riflessione per una lettura di questo fenomeno e della sua complessità, sta, a mio avviso, oltreché nel crollo delle ideologie, nella perdita di egemonia del sistema produttivo occidentale rispetto allirruzione dei paesi orientali, Cina in testa. Ingenti capitali occidentali fino a quel momento assorbiti dal sistema produttivo, sono stati liberati per essere dedicati, con maggior redditività, alle speculazioni finanziarie (la crisi del 2008 è esemplare). I tempi decisionali e operativi della finanza speculativa, sono oggettivamente infinitesimali, rispetto ai tempi dei cicli produttivi industriali e ai tempi della politica, della democrazia e delle istituzioni, così come li abbiamo ereditati dal novecento. Da qui, a mio avviso, questo rincorrere da parte della politica, dei fenomeni legati alla finanza, primancora che alleconomia e il suo divaricarsi dai cittadini, in una involuzione post democratica. La corruzione così diffusa nella classe politica e amministrativa è a mio avviso, un portato ampiamente presente, capillarmente solo in Italia, ma non solo, (vedi dimissioni del premier Islandese, delle difficoltà del premier inglese per i panama papers) tanto da far parlare Z. Bauman di partiti taxi, da cui si sale e si scende alloccorrenza, (per curare interessi personali o di pochi). Questa divaricazione è alla base di un altro fenomeno, che ha sconquassato i scenari politici europei, la partecipazione democratica nel suo complesso, quale lesplodere dei movimenti populisti o xenofobi, tantè che un altro attento osservatore delle dinamiche sociali e politiche qual è Ezio Mauro, parla di partito del sofà…dove risiedono i delusi che si rifiutano di partecipare e di votare, ritirandosi con la bassa marea politica da ogni discorso pubblico
Per dirla con le parole di Emma Bonino in una intervista del 6 febbraio scorso: La gente non si aspetta più niente dalla politica. Si arrangia. Non riesco ad avere un figlio? vado in Spagna. Voglio morire senza dolore? vado in Svizzera. Convivo? convivo… La gente fa i suoi doveri ma non chiede più diritti!!! CAPIAMO BENISSIMO COSA SIGNIFICHI LA CONSAPEVOLEZZA DI QUESTO PER NOI CITTADINANZATTIVA! Tornando a populismo e alla xenofobia, sempre Ezio Mauro osserva che il tratto dominate di questi movimenti non è la loro radicalità dopposizione, è la presunzione di alterità, la convinzione di essere un esercito invasore cui è proibito ogni dialogo con gli indigeni, pena la compromissione e la perdita della diversità. Nascono per soppiantare un sistema e non per concorrere a una politica. Dunque hanno necessità di fare di ogni erba politica un fascio da bruciare sul fuoco della indignazione continua, che devono tenere sempre acceso. Ho voluto anche se in forma didascalica, apportare al dibattito qualche elemento di riflessione generale che può apparire dispersivo in un congresso come il nostro, ma che in realtà a mio avviso è necessario, in questo contesto di fluidità, di post democrazia, per aggiornare i nostri attrezzi di lavoro di cittadini attivi e renderli più efficaci per le sfide che si pongono davanti. (A questo riguardo unultima citazione di Z. Bauman che cita Gramsci: siamo in un interregno quando diceva: se il vecchio muore e il nuovo non nasce, si verificano i fenomeni morbosi più svariati ci induce ancor di più ad avere sguardo alto sullorizzonte, pena la progressiva insignificanza della nostra azione e di conseguenza esistenza). In questo quadro generale, per non essere immobilizzati nella nostra azione quotidiana, è necessario a mio avviso, il pragmatismo come premessa e come metodo di lavoro: operare per progetti definiti e circoscritti. Con loperare della nostra Assemblea di Corciano in questi anni, abbiamo in un certo qual modo, tenuto conto di queste sintetiche riflessioni e vorremmo, lassemblea ed io, mettere a disposizione di tutti, queste esperienze, fatte fondamentalmente di: individuazione e analisi delle criticità; confronto e condivisione con la cittadinanza delle possibili soluzioni da intraprendere; elaborazione di un progetto e delle azioni finalizzate; azione continua e martellante ( consentitemi questa espressione) per raggiungere lobiettivo. Questo, nellottica di piena condivisione dei contenuti del documento preparatorio congressuale: INCLUSOIO, ed essere parte attiva di una organizzazione che: LAVORA PER RESTITUIRE POTERE AI SOGGETTI DEBOLI; LAVORA PER LA TUTELA DEI DIRITTI; LAVORA PER COSTRUIRE UN MOVIMENTO CIVICO PER I BENI COMUNI E CHE PROMUOVA PER I CITTADINI UN RUOLO DI GOVERNO; LAVORA PER FAVORIRE IL RICONOSCIMENTO DEL SENSO POLITICO E DELLA FORZA RIFORMATRICE DELLA CITTADINANZATTIVA; Mettere a disposizione di tutte le assemblee, non per essere semplicemente replicate, ma per fornire attraverso la conoscenza dei percorsi intrapresi, strumenti utili di lavoro le nostre esperienze per : BENI COMUNI E PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA RECUPERO DELLA STRADA ETRUSCA CHIUGINA; AZIONE POPOLARE PER LA SALVAGUARDIA DELLAREA BOSCATA IL MONTE AL QUARTIERE GIRASOLE; CONVEGNO A PERUGIA DEL 10 OTTOBRE SCORSO SULLART. 24 SBLOCCAITALIA, CON REGIONE, AMMINISTRAZIONI LOCALI, ARPA. AMBIENTE PETIZIONE PUBBLICA PER RICHIEDERE LA R.D. CONDIVISA DA 2000 CITTADINI E CONSEGNATA AL SINDACO IN ASSEMBLEA PUBBLICA, OSPITE IL PROF. W. GANAPINI; COSTANTE AZIONE PER LINCREMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA; PROGETTO CONGIUNTO ALLA UNIVERSITA DI PERUGIA PER LAMPLIAMENTO DEL MONITORAGGIO AMBIENTALE DELLA DISCARICA DI BORGOGIGLIONE (GIA OPERATIVO DA UN ANNO!) SCUOLA CAMPAGNA SULLA SICUREZZA CON LA FORMAZIONE DEI RESPONSABILI STUDENTI PER LA SICUREZZA NELLE SCUOLE MEDIE COMUNALI; CAMPAGNA DI AUTOFINANZIAMENTO PER LACQUISTO DI LIM PER LE SCUOLE MEDIE COMUNALI INSIEME A UILDM. Il mio pensiero per i prossimi mesi di lavoro, vede una azione di tutte le assemblee, in un crescendo di Iniziative, sempre più condivise e condotte allunisono, volte ad esaltare la nostra missione fondativa, rendendoci al contempo protagonisti nel rivitalizzare la partecipazione democratica, ed essere in una espressione: moderni oltre la post modernità. Importanti iniziative aspettano lassemblea di Corciano, ma anche tutte le altre assemblee regionali in condivisione, altre si delineeranno dal dibattito di questa assemblea, dal lavoro nei mesi futuri. E già davanti a noi pronta sul tavolo, una iniziativa che ha, a mio avviso, un duplice obiettivo: Qualificare i TDM come forza propositiva oltre la mera missione di tutela dei diritti, nel migliorare complessivamente il servizio sanitario regionale e al contempo contribuire efficacemente alla lotta agli sprechi e valorizzazione delle risorse. Abbiamo già la convenzione con la Regione Umbria e AGENAS, pronta per essere firmata, che distribuiremo a tutti i TDM, da oggi, per raccogliere osservazioni e proposte migliorative, prima della sottoscrizione. Convenzione per la campagna di monitoraggio del livello di soddisfacimento e funzionalità della rete del Day Hospital Oncologico per tutti i plessi ospedalieri regionali . Campagna di lavoro che vedrà lavorare ogni nostra assemblea, con la ROR (Rete Oncologica Regionale), AGENAS e Regione Umbria, che ha accolto la nostra proposta e del prof. Maurizio Tonato responsabile ROR e lha finanziata. Qui, il nuovo responsabile regionale del TDM dovrà assumere per primo, ma certo non da solo, una energica iniziativa affinché questa esperienza che Regione Umbria ma AGENAS per prima, vedono come pilota per essere replicata a livello nazionale, abbia i migliori risultati. Per la salvaguardia dellambiente penso ad una iniziativa a scala regionale, in cui il nuovo responsabile che uscirà da questa assemblea, dovrà essere non da meno dellanalogo del TDM. Unaltra campagna a scala regionale che propongo, è volta a migliorare radicalmente, fornendo attrezzi efficaci di lavoro per i cittadini attivi a costo economico zero, il ciclo della raccolta differenziata dei rifiuti. Questo con la elaborazione partecipata delle nostre assemblee ma anche di altre associazioni affini (penso a Legambiente, Salviamo il Paesaggio..ecc.) oltreché dellassessorato regionale, di un regolamento tipo di igiene urbana, la successiva adozione preliminare da parte della Regione Umbria, la successiva parte dei comuni, in quanto la stragrande maggioranza ne è privo. Quei comuni umbri che lo hanno adottano, non a caso hanno risultati eccellenti nella R.D.! Nel nostro essere moderni oltre la post modernità, vedo a scala regionale, una campagna di rafforzamento e sostegno alla partecipazione democratica e alla tutela dei diritti. Campagna che potremmo chiamare IDEANDO LA MIA CITTA, nel quale armati di un tavolino, un questionario e tanti contatti con la cittadinanza, andremo a raccogliere le criticità e le idee di miglioramento nel governo dei servizi e dei beni comuni della comunità locale. Idee da raccogliere, condividere con la cittadinanza e con le amministrazioni locali. Sulla scuola cè molto da lavorare, basti pensare a quanto sta avvenendo sul fronte mense scolastiche a Perugia, dove importanti iniziative sono state intraprese da C.A. per cui vedo quasi scontata, la prosecuzione del lavoro di chi finora si è impegnata con attenzione , preparazione ed efficacia, auspicando di estendere questo lavoro alle altre assemblee, in un ruolo di coordinamento e di stimolo. Ma nelle scuole, dovremo tentare a mio avviso, una iniziativa volta a contribuire alla formazione del senso civico nei nuovi cittadini, per renderli ancor più protagonisti del loro futuro. Promuovere una scuola che sia anche di Cittadinanzattiva. Penso ad un progetto che parta dalla nostra lunga esperienza iniziata nel 2012 per la salvaguardia di un bosco dalla speculazione edilizia, posto in prossimità del quartiere Girasole di Corciano e che dopo quattro anni di iniziative martellanti che hanno visto coinvolta la Regione Umbra, la Comunità Montana, il Corpo Forestale dello Stato, la Procura della Repubblica, è arrivata a conclusione positiva. Il bosco rimarrà bosco! Riconsegnarne ai ragazzi non solo la fruizione, ma anche la conoscenza e la consapevolezza del processo che abbiamo innescato e sostenuto fino alla conclusione positiva affinché comprendano che questo si può replicare come metodo di lavoro, davanti ad ogni diritto negato! Per concludere, attendendo dalla assemblea contributi e idee,.per rafforzare il nostro livello di visibilità nella comunità regionale, ma anche per creare occasioni di confronto e per dare giusta evidenza alle peculiarità di ogni nostra assemblea , in questottica, propongo di tornare a ripetere in forma itinerante, (le assemblee regionali che si trasferiscono a casa di una assemblea, ogni anno diversa e attraverso essa nella città) lesperienza di festa regionale che producemmo nel 2012 a Solomeo. Rendere il lavoro di gruppo tra assemblee un modo di operare sempre più intenso, in un processo continuo di interscambio di conoscenze ed esperienze, di condivisione di obiettivi generali, di progettualità, di accrescimento della massa critica, esaltare in questa coralità, le eccellenze che abbiamo allinterno delle nostre assemblee. Questo auspico, sia sinteticamente il programma di lavoro a partire da domani per tutte le assemblee umbre di Cittadinanzattiva. Con queste brevi considerazioni e auspici, pongo a disposizione dellassemblea e di Cittadinanzattiva Umbria, il mio modesto contributo per la segreteria regionale, in un fisiologico processo di ricambio e di alternanza, in continuità con loperato svolto con grandi capacità, passione e importanti risultati da Anna Rita nei precedenti mandati e con linvito a lei per continuare a contribuire da protagonista ai lavori futuri.