La relazione di Mariella Ceccarelli al seminario di Fiesole
……….DALLA SCUOLA, PER UN IMPEGNO CIVICO PIU’ CONSAPEVOLE……..
“ LA SCUOLA E’ FUTURO “
Mi sono sempre posta, e mi pongo ancora, soprattutto da quando sono in Cittadinanzattiva, la domanda : cosa posso fare e come contribuire per migliorare questa società, a correggere determinati comportamenti che oggi, più che mai, avvelenano gli animi e spingono ad un isolamento esistenziale che sta assumendo proporzioni preoccupanti.
Ovviamente una risposta univoca non c’è , ma tutti noi possiamo fare qualcosa partendo prioritariamente dalla scuola.
ALCUNI ELEMENTI DI CONTESTO
Le spese sostenute dallo Stato, Regioni ed Enti locali per l’Istruzione ammontano a più di 71 miliardi ed assorbe il 9,6% della spesa complessiva a fronte del 10% nell’anno 2000. I paesi dell’UE investono in media il 10,5% della spesa complessiva. Questi dati, per l’Italia, sembrano destinati a peggiorare, a seguito dei “tagli “ nel prossimo triennio sia di risorse finanziarie che umane.
Razionalizzare la spesa per l’istruzione (dimensionamento delle Istituzioni scolastiche, accorpamento di piccole strutture, eliminazione degli sprechi) si può e si deve ma di comune accordo con Regioni ed Enti locali , tendendo conto delle caratteristiche del territorio (isole, zone di montagna).
Aumento delle classi a tempo pieno e a moduli e rispetto dei parametri per l’inserimento dei disabili, no alle classi sovraffollate.
EMERGENZA EDUCATIVA.
Oggi, più che nel passato, l’educazione e la formazione della persona sono influenzate da quei messaggi e da quel clima diffuso che vengono veicolati dai grandi mezzi di comunicazione e che si ispirano ad una mentalità e cultura caratterizzate dal relativismo, dal consumismo e da una falsa e distruttiva esaltazione della persona , del corpo e della sessualità. La percezione del “bisogno educativo” è sempre più diffusa. I dati forniti dal rapporto della Fondazione per la sussidiarietà parlano del 61% di risposte che collocano l’educazione al primo posto delle emergenze nazionali.
COSA FARE
Partire dai Progetti Educativi che da anni , come noto, realizziamo nelle scuole di ogni ordine e grado.
Partire dalla prima infanzia per contribuire alla maggiore e migliore diffusione di quei valori non solo universali, ma dei tanti valori vecchi e nuovi che ci diamo, ci dobbiamo dare, per una buona convivenza civile e non solo.
Sono convinta , e non penso di essere smentita, che la formazione dell’individuo e la tutela della sua salute siano il termometro di una vera democrazia.
Queste mie osservazioni potrebbero sembrare ovvie ma in questo contesto politico e sociale è indispensabile riaffermarle con forza e con la piena consapevolezza che la formazione rappresenta una esigenza inderogabile per tutti noi.
I SOGGETTI COINVOLTI
Da quando mi occupo delle molteplici attività relative alle nostre Reti, la esigenza prioritaria è appunto quella di adoperarmi, di adoperarci, per rendere concreti quei principi, quei valori che tanto andiamo “sbandierando” ma che mai, o quasi mai, riusciamo a comunicare e realizzare a partire dai massimi vertici delle Organizzazioni governative e non.
Partendo dalla considerazione che il Mondo è in continuo cambiamento, anche la Scuola deve adeguarsi,
Quello di una scuola stracarica di incombenze, supplente di un mondo adulto “altrove”, è un fenomeno da non sottovalutare e, in effetti, noi non lo abbiamo affatto sottovalutato. Intanto perché le continue deleghe distraggono la scuola dai cosiddetti “basic” cioè da quei saperi essenziali che è suo compito far apprendere e di cui spesso si lamenta la carenza. Inoltre perché la Scuola, da sola, non può governare il complesso mondo dell’Educazione. La Comunità, i genitori, i gruppi, le Istituzioni di volontariato del territorio possono e debbono concorrervi e Noi ne siamo un esempio concreto anche se non il solo. Cito il programma internazionale “Learning service”(apprendimento-servizio) in cui insegnanti, studenti, gruppi familiari e sociali si fanno carico e cercano insieme la soluzione a un problema della propria comunità. Ma anche all’Università di Harvard è stata fatta una campagna di informazione per una soluzione di certe forme di conflitto tra gruppi. Azioni di contrasto a fenomeni negativi “ contro” il bullismo, la violenza, il pregiudizio culturale e interculturale, la solitudine, ecc ma soprattutto di promozione di comportamenti positivi “pro” il rispetto, l’equità sociale, l’amicizia, la solidarietà, l’etica in tutte le sue forme e altro ancora.
Quindi apprendere non solo e giustamente per “competere” ma anche per “servire”. Tutti programmi di alto profilo formativo a cui concorrono numerose componenti sociali.
E’ sfida educativa e coesione sociale.
E’ partecipazione
E’ crescita sociale
E’ forma positiva di protagonismo
E’ democrazia
E’, in definitiva, un progetto totale di vita.
“CITTADINANZA E COSTITUZIONE”
Abbiamo rilevato prima di altri la necessità dell’insegnamento dell’Educazione Civica per molto tempo trascurata . Ora ritorna ufficialmente e certamente con più coscienza della sua importanza di fronte alla crisi del “ Bene Comune”. Non solo nozioni, ma formazione integrale dei ragazzi, come prima ricordavo .Un po’ di storia anche per noi non guasta. Introdotta per la prima volta nel 1958, a dieci anni dalla promulgazione della Costituzione della Repubblica, essa doveva insegnare tutto il complesso dei valori culturali, politici, etici e spirituali da trasmettere alle nuove generazioni. Arrivando ai giorni d’oggi essa viene percepita come quel “qualcosa” che deve incoraggiare il concreto “prendersi cura” di sé stessi, degli altri e dell’ambiente e favorire forme di cooperazione e di solidarietà. Tutto ciò rientra, come anche si ricordava in precedenza, in un progetto per il quale la Scuola deve mirare alla formazione integrale della persona umana. Si tratta di favorire una convivenza democratica intesa non come accettazione indifferente e passiva dei valori e regole di condotta, ma piuttosto come consapevolezza e responsabilità, sviluppo di senso critico ed autonomia di giudizio, improntato alle regole della democrazia e della partecipazione. Da qui lo stretto legame tra Cittadinanza e Costituzione, binomio inscindibile con riferimento al legame di appartenenza che unisce un individuo ad una comunità sociale e il principale gruppo di regole che disciplinano al meglio questo rapporto di appartenenza. In questo senso il ruolo del Diritto nella formazione dell’uomo prima ancora che del cittadino è oggi di grande importanza. Io penso che per la formazione dei cittadini nel mondo sia fondamentale offrire alle nuove generazioni la possibilità di conoscere le ragioni profonde dei doveri che vengono imposti e dei diritti che vengono concessi e riconosciuti.
E’ proprio su queste basi che sono stati sviluppati e realizzati progetti nelle scuole Elementari e Medie nel nostro territorio fin dal 2005.
Temi come: cittadinanza italiana ed Europea, Legalità, Etica e morale, Partecipazione, cittadinanza attiva, diritti umani, giustizia, Globalizzazione, libertà, felicità, diritti e doveri, poteri e responsabilità, Consumo critico, Mercato , Impresa, Prodotto, Servizio, sono stati molto discussi ed approfonditi con esercitazioni pratiche, con l’analisi delle etichette e delle carte dei servizi e con la realizzazione di materiale illustrativo ma anche simulazione di conflitti da risolvere . Tutto questo rappresenta il nuovo concetto di Cittadinanza. Il progetto si è concluso nell’ aula consiliare, alla presenza delle Autorità scolastiche e Istituzionali e delle famiglie, con la consegna da parte del Sindaco della” patente del cittadino attivo” a ciascun alunno e della presentazione del materiale prodotto.
Questa esperienza ha formato molto anche me, mi ha molto arricchito, ma ora è ancora più difficile in quanto mi pervengono richieste di collaborazione da parte delle Istituzioni Scolastiche e quindi ora ci poniamo il problema di come riuscire a soddisfare queste richieste. Torniamo quindi all’originario problema di come stimolare la partecipazione dei cittadini aderenti e non. Progetti seri e credibili richiedono risorse umane e finanziarie. Da segnalare che la Scuola media ci ha inserito a pieno titolo nella programmazione scolastica del triennio.
INVESTIRE in EDUCAZIONE E FORMAZIONE.
E’ fondamentale investire nell’Istruzione: è perfino superfluo dirlo ! Purtroppo non mi sembra che si vada in questa direzione. Anzi, al contrario, tutti sappiamo quante norme restrittive e penalizzanti sono state emanate o sono in via di emanazione! Sono molti i problemi relativi all’inserimento degli studenti disabili per il mancato rispetto dei parametri numerici. La qualità non migliora anzi , in base a dati recenti , esiste già una preoccupante differenza dei livelli di preparazione tra il Nord e il Sud d’Italia e questo vuol dire che il sistema mostra serie difficoltà di funzionamento. Ma anche per i nostri progetti: rappresentiamo una realtà esterna alla scuola che collabora con essa e che concorre allo sviluppo individuale e sociale della persona. Essa è la dimensione della Cittadinanza , un cammino di cittadinanza che è già apertura alla dimensione europea ed internazionale.
INVESTIRE IN SICUREZZA
Ma i problemi della Scuola sono anche altri!
La mancanza di interventi manutentivi ordinari e straordinari pregiudica ancora fortemente la sicurezza degli edifici scolastici come risulta carente il loro adeguamento alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Anche su questi aspetti, come noto, siamo molto impegnati mediante la valutazione civica, i monitoraggi per la rilevazione dei dati, pubblicizzazione degli stessi e individuazione delle priorità di intervento.
Altro problema, ma sempre inerente la sicurezza, sono le classi sovraffollate. Su questo è in fase di avvio una specifica campagna contro “ classi superaffollate, invivibili ed insicure”, denominata
“ MISURIAMOCI CON …….CLASSE”
della quale verremo tutti tempestivamente informati circa la concreta attuazione.
PROPOSTE
Da parte nostra occorre impegno puntuale, qualificato e continuativo per incidere positivamente nel mondo della Scuola. Ma questo è anche uno dei punti di debolezza di Cittadinanzattiva. Per raggiungere l’obbiettivo di essere davvero una parte “attiva” nella scuola potremmo intanto costituire piccoli gruppi regionali realizzando laboratori in una o più scuole coinvolgendo insegnanti e genitori. Sappiamo che non è un percorso facile ma possiamo, dobbiamo avviarlo.
“ fare i cittadini è il modo migliore di esserlo”.
Voglio concludere prendendo a prestito quanto detto dallo scrittore Calamandrei nel 1950:
“ la Democrazia permette ad ogni uomo di avere la sua parte di sole e di dignità. Ma questo può farlo solo la Scuola. Perché solo essa può aiutare a scegliere ed essa sola può creare le persone degne di essere scelte. Da tutti i ceti sociali”.
Firenze 5/6 settembre 2009 Mariella Ceccarelli