La firma del protocollo d’intesa tra Cittadinanzattiva Umbria e ACRADU (associazione cristiana residenze per anziani e disabili umbri)

firma (Nella foto, Luciano Viscioletti, presidente di ACRADU e Anna Rita Cosso, segretaria di Cittadinanzattiva Umbria)

Siamo in una situazione di emergenza per quanto riguarda i servizi socio-assistenziali per gli anziani e i disabili, ma a livello politico e istituzionale non si discute nemmeno più come uscirne.

Mentre i Livelli essenziali di assistenza non vengono garantiti e sul territorio regionale esistono forti discriminazioni tra aree geografiche , la formula “non ci sono più soldi” ripetuta ossessivamente come un mantra serve spesso a mascherare la non volontà di andare a cercare le risorse necessarie per garantire i servizi.

Piena sintonia tra ACRADU (associazione cristiana residenze anziani e disabili umbri) e CITTADINANZATTIVA UMBRIA nel giudizio sulle criticità dell’assistenza sociosanitaria e assistenziale erogata a favore della popolazione anziana e disabile, denunciate all’atto della firma di un Protocollo d’intesa tra i due enti avvenuta stamattina, 24 maggio 2013, alla Sala della Partecipazione a Palazzo Cesaroni.

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da sinistra: Pasquale Caracciolo, Anna Rita Cosso, Luciano Viscioletti, Paolo Baronti

ACRADU riunisce trentaquattro istituzioni di ispirazione cristiana per anziani e disabili e di situazioni critiche ne incontra quotidianamente:

“c’è la donna sola, disabile, che vive in campagna e ha bisogno di ADI (assistenza domiciliare integrata). Ogni tanto la chiamano per ridurle le ore, facendola sentire colpevole della sua condizione” oppure “lunghe liste di attesa per gli anziani per accedere ai servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali ” “

CITTADINANZATTIVA UMBRIA presente in nove città ha anch’essa il suo cahier de doléance: “la crisi ci deve far riflettere: le famiglie non hanno più soldi; non si può risolvere tutto con le badanti, perché tante famiglie non se le possono più permettere” ma anche “ a una donna anziana, sola, con l’Alzheimer, hanno tolto l’accompagnamento. E la figlia non sa più che fare”

Tra un’ASL e l’altra ci sono diversi metodi di programmazione dei servizi e tutto è lasciato alla volontà dei Direttori generali: la Regione non fa più programmazione. Gli ultimi tavoli di partecipazione su questi temi risalgono all’epoca dell’Assessore Rosi.

Nel contempo gli apparati amministrativi sono giganteschi e si assiste nella nuova Convenzione della Regione Umbria con l’Università siglata il 14 maggio al sostanziale mantenimento di strutture complesse pletoriche, con riduzioni scontate o solo di facciata.

Cittadinanzattiva ricorda anche la petizione lanciata in questi giorni insieme con CISL, Libera e Legambiente per l’abolizione (da subito) dei vitalizi dei consiglieri regionali: come si fa a dire che non ci sono più soldi quando si mantengono certi assurdi privilegi che costano alla comunità regionale due milioni l’anno?

Questi alcuni dei contenuti emersi durante la firma del Protocollo d’intesa tra ACRADU (rappresentata dal Presidente Luciano Viscioletti) e CITTADINANZATTIVA UMBRIA (rappresentata dalla Segretaria Anna Rita Cosso).

Con tale accordo Cittadinanzattiva si impegna a dedicare nella propria azione quotidiana una particolare attenzione al tema del diritto dell’anziano e del disabile alla piena tutela sanitaria e socio-assistenziale, anche riservando particolare attenzione ad una specifica formazione in questo campo dei propri volontari; in tale ambito Cittadinanzattiva vigilerà sull’effettivo godimento da parte dei cittadini dei Livelli Essenziali di Assistenza intervenendo ogni qualvolta gli Enti territoriali preposti non garantiscano a tutti la parità di trattamento nell’accesso ai suddetti LEA.

Cittadinanzattiva porrà inoltre particolare cura al superamento delle lentezze burocratiche che impediscono all’anziano e al disabile un accesso agevole alla rete dei servizi sociosanitari;

a tal fine CITTADINANZATTIVA UMBRIA si attiverà in tutte le sedi competenti in ogni situazione di ritardo, di negazione dei diritti , di richieste di inutili adempimenti burocratici, su segnalazione di ACRADU o di singoli cittadini;

accanto all’attività di tutela CITTADINANZATTIVA UMBRIA porrà al centro della propria attività politica il diritto dell’anziano e del disabile all’accesso ai servizi socio-assistenziali, battendosi per la trasparenza delle liste di attesa e per il loro alleggerimento; inoltre Cittadinanzattiva si impegnerà per una vera omogeneizzazione a livello regionale dei servizi per la terza età cosicché non esistano più differenze e discriminazioni tra un’area e l’altra della Regione Umbria.

A tal fine si richiede alla Regione Umbria un effettivo ruolo di programmazione dei servizi, residenziali e non, rivolti  agli anziani e ai disabili e la riapertura di tavoli di confronto ai quali dovranno essere invitate anche le associazioni che tutelano i diritti dei cittadini, dei consumatori e dei malati.

Per parte sua ACRADU si impegnerà a segnalare e far conoscere Cittadinanzattiva dell’Umbria ai propri assistiti proponendola come un luogo di tutela dei diritti degli anziani e dei disabili, come anche degli utenti e dei consumatori;

ACRADU si impegnerà inoltre a porre al centro della propria funzione di coordinamento il tema della QUALITA’ delle strutture residenziali per anziani e disabili, stimolando i propri associati ad una grande apertura nei confronti del tema della valutazione civica, sia nelle forme dell’audit civico e del monitoraggio che delle indagini di customer satisfaction, sollecitando la collaborazione con CITTADINANZATTIVA UMBRIA per un’azione di miglioramento della qualità che passi attraverso il coinvolgimento delle associazioni di cittadini e sostenendo tali richieste presso le pubbliche istituzioni.

Inoltre le due organizzazioni si impegnano ad incontrarsi quanto prima con i rappresentanti del Forum del III settore per una più incisiva azione comune.

Perugia, 24 maggio 2013

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