Indagine dell’Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva su costi e qualità del servizio idrico

 

acquaAcqua sempre più cara in Umbria: Nell’ultimo anno le tariffe sono aumentate del +6,2% contro il 5,4% della media nazionale.

Il costo medio annuale (308) è il terzo più alto in Italia.

 

Deroghe ai parametri di potabilità: in Umbria presenti dal 2008 ad oggi

 

A fronte di una media nazionale di 253€, in Umbria il costo annuo dell’acqua per uso domestico è di 308€, solo in Toscana (330€)e Puglia (311€) risulta più caro. Nell’ultimo anno, l’incremento tariffario registrato in Umbria è risultato più alto rispetto a quanto registrato a livello nazionale: +6,2% rispetto al dato nazionale che si è attestato sul +5,4%. A pesare, in particolare, il +6,9% registrato a Terni. In valori assoluti, Tra Perugia e Terni, le differenze di prezzo per il costo del servizio idrico integrato sono minime: 305€ contro 311€.

L’indagine svolta dall’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva è stata realizzata in tutti i capoluoghi, relativamente all’anno 2008. L’attenzione si è focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico (acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, e quota fissa o ex nolo contatori). I dati sono riferiti ad una famiglia tipo di tre persone con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua (in linea con quanto calcolato dal Comitato di Vigilanza sull’Uso delle Risorse Idriche), e sono comprensivi di Iva al 10%. On line su www.cittadinanzattiva.it il dossier completo comprensivo anche di dati su investimenti, Carte della qualità del servizio e relativi assetti gestionali.

 

Qualità & deroghe: acqua in bocca. In tema di qualità delle acque destinate al consumo domestico, poco si parla del ricorso alle deroghe, previsto dal D.Lgs. 31/01: negli ultimi 7 anni, ne hanno usufruito ben 13 regioni. In Umbria, le deroghe concesse dal 2008 ad oggi sono state richieste per la presenza di arsenico.

 

I costi del servizio idrico integrato in Umbria

Città

Acquedotto

Fognatura

Depurazione

Quota fissa

Spesa

2008

Spesa

2007

Variazione

PG

€ 147

€ 36

€ 89

€ 33

€ 305

€ 289

+5,5%

TR

€ 173

€ 54

€ 54

€ 30

€ 311

€ 291

+6,9%

MEDIA

€ 159

€ 45

€ 72

€ 32

€ 308

€ 290

+6,2%

Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2009

 

Il commento di Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva. “Il settore idrico può essere preso a paradigma delle tante facce dell’Italia: al Nord si investe di più, le tariffe sono mediamente più basse, così come la dispersione, ma tre regioni sono in deroga per parametri microbiologici e chimici eccessivamente alti come l’arsenico. Al Sud invece non si investe, la rete è un colabrodo, e anche se i parametri di potabilità sono migliori che al Nord, le continue interruzioni del servizio in molti casi non favoriscono il consumo dell’acqua di rubinetto. Il Centro, dal canto suo, si contraddistingue per le tariffe medie più elevate.

In generale, a fronte di una crescita costante delle tariffe, la qualità del servizio è carente: si continua a far pagare il canone di depurazione anche in assenza del servizio; la dispersione idrica è ormai pari ad un terzo del volume di acqua immessa nelle tubature; il regime delle deroghe da transitorio rischia di diventare perpetuo. Alla luce di tutto ciò, crediamo non più rinviabile allargare le competenze dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas anche al servizio idrico, rafforzandola con reali poteri d’intervento, mentre guardiamo con preoccupazione alla privatizzazione in un settore nel quale i livelli di tutela dei cittadini sono pressoché nulli”.

 

 

 

Confronto tra le regioni

Regione

Acquedotto

Fognatura

Depurazione

Quota fissa

Totale 2008

Totale 2007

Variazione

Dispersione di rete 2007*

Abruzzo

€ 100

€  25

€  69

€ 14

€ 208

€  205

+1,5%

50%

Basilicata

€ 139

€  30

€  69

€ 22

€ 260

€  224

+16%

n.d.

Calabria

€  96

€  21

€  62

€ 10

€ 189

€  189

+0%

49%

Campania

€ 118

€  19

€  62

€ 11

€ 210

€  190

+10,5%

39%

Emilia

€ 178

€  31

€  83

€  12

€ 304

€  281

+8,2%

22%

Friuli

€ 77

€  26

€  46

€ 23

€ 172

€  168

+2,4%

37%

Lazio

€ 117

€  21

€  66

€ 15

€ 219

€  215

+1,9%

37%

Liguria

€ 122

€  34

€  69

€ 18

€ 243

€ 243

+0%

20%

Lombardia

€ 72

€  24

€  69

€  10

€ 175

€  169

+3,6%

15%

Marche

€ 167

€  29

€  77

€  17

€ 290

€ 270

+7,4%

23%

Molise

€  64

€  11

€  55

€  11

€ 141

€ 138

+2,2%

56%

Piemonte

€  99

€  41

€  70

€  21

€ 231

€ 222

+4,1%

24%

Puglia

€ 183

€  25

€  74

€  29

€ 311

€ 299

+4%

40%

Sardegna

€ 129

€  28

€  68

€  17

€ 242

€ 232

+4,3%

43%

Sicilia

€ 150

€  25

€  63

€  22

€ 260

€  254

+2,4%

36%

Toscana

€ 146

€  64

€  96

€  24

€ 330

€  312

+5,8%

34%

Trentino

€ 39

€  32

€  96

€  29

€ 196

€  192

+2,1%

27%

Umbria

€ 159

€  45

€  72

€  32

€ 308

€ 290

+6,2%

35%

V. d’Aosta

€  68

€  19

€  55

€  6

€ 147

€ 147

+0%

39%

Veneto

€  81

€  43

€  77

€  19

€ 220

€ 207

+6,3%

26%

Italia

126

34

74

19

253

240

+5,4%

34%

Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2009 –  *dati Legambiente – Ecosistema Urbano 2009 e 2008

 

 

 

Comune

Dispersione rete 2007

Dispersione rete 2006

Perugia      

31%

30%

Terni    

39%

19%

Media

35%

25%

Fonte: Legambiente, Ecosistema Urbano 2008 e 2009

 

 

 

Ato

Tasso di realizzazione degli investimenti al 2008

Ato 1 – Perugia

86%

Ato 2 – Terni

66%

Ato 3 – Foligno

100%

Totale

81%

Fonte: Co.Vi.Ri, Relazione annuale 2009