In Italia la gestione dei rifiuti meno funziona e più la si paga: +61% dal 2000 ad oggi, +4,5% rispetto all’ultimo anno In Campania la spesa media annua più elevata, a Napoli, Benevento, Siracusa e Roma le tariffe più care d’Italia. Nell’ultimo anno aumenti record a Napoli (+ 60%)

Rifiuti a peso d’oro: a Napoli, la spesa annua per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ammonta a 453€, quasi il quadruplo rispetto alla città meno cara d’Italia, Isernia (122€). Tra i 10 capoluoghi con le tariffe più alte, otto sono al Sud mentre solo uno, Trieste, è del Nord (309€).

Al centro, in posizione mediana l’Umbria, con costi in linea con la media nazionale, aumenti contenuti, Tia presente nei due capoluoghi, livelli di raccolta differenziata non lontani dai livelli medi nazionali.

 

 

In generale, la media annua più alta si registra in Campania (364€), la più bassa in Molise (131€), a dimostrazione di una marcata differenza tra aree geografiche del Paese che trova conferma anche all’interno di una stessa Regione: in Lombardia, per esempio, a Milano (262€) la Tarsu arriva a costare quasi il doppio di Cremona (139€). Lo stesso dicasi in Sicilia, dove la Tarsu pagata a Siracusa supera di 165€ la Tarsu pagata a Caltanissetta (241,5€), o in Toscana, dove la Tia pagata a Livorno (304€) supera di ben 130€ la Tia pagata a Firenze (174€). E ancora, in Campania, la Tarsu ad Avellino è di ben 262€ inferiore rispetto a quella pagata a Napoli, mentre in Calabria la Tarsu pagata a Crotone è di 143€ più alta di quella pagata a Vibo Valentia.
Nello studio realizzato dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva, l’analisi a carattere nazionale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia-tipo di tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200€ ed una casa di 100 metri quadri. L’indagine, condotta con il contributo dei rilevatori civici di Cittadinanzattiva, ha riguardato tutti i capoluoghi di provincia nel 2009.
On line su www.cittadinanzattiva.it l’indagine completa con il prospetto per ciascun capoluogo e la composizione delle voci di costo.
Caro bollette. In media, in un anno la nostra famiglia-tipo ha sostenuto nel 2009 una spesa di 233 euro per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con un aumento del 4,5% rispetto all’anno precedente.
Cinque le città che nell’ultimo anno hanno fatto registrare incrementi record, superiori al 20%: Napoli (+60,1%), Reggio Calabria (+57,4%), Benevento (+44%), Trapani (+34,7%) e Pescara (+21,3%). In altre nove città, gli incrementi sono superiori al 10%. Inoltre, da gennaio 2000 a dicembre 2010, secondo dati Istat, l’incremento registrato a livello di tariffe rifiuti è stato del 61%.
In negativo, da segnalare anche il ritardo con il quale i capoluoghi di provincia hanno adottato la Tariffa d’igiene ambientale (Tia), introdotta dal Decreto Ronchi nell’ormai lontano 1997: sono solo il 45%, mentre la maggioranza dei capoluoghi (55%) è rimasta fedele alla Tarsu (Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani).
Le 10 città più costose                        Le 10 città più economiche
Napoli453 € (Tarsu)                             Isernia 122 € (Tarsu)
Benevento439 € (Tarsu)                     Matera125 € (Tarsu)
Siracusa       407 € (Tarsu)                  Brescia128 € (Tia)
Roma 398 € (Tia)                                   Campobasso139 € (Tarsu)
Caserta 393 € (Tarsu)                          Cremona139 € (Tarsu)
Catania365 € (Tarsu)                           Vibo Valentia141 € (Tarsu)
Salerno345 € (Tia)                                 Reggio Calabria150 € (Tarsu)
Agrigento 336 € (Tia)                           Pordenone 153 € (Tarsu)
Taranto 313 € (Tarsu)                         Viterbo160 € (Tarsu)
Trieste (Tarsu) e Livorno (Tia)309   €Novara162 € (Tarsu)

Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi&tariffe, 2010

 

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