IL CORECOM PRESIEDUTO DA MARIO CAPANNA INCONTRA A PERUGIA LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI: LA CONCILIAZIONE NEL SETTORE DELLE COMUNICAZIONI
Rispettare la celerità e recuperare l’efficacia della procedura conciliativa stragiudiziale di fronte al CO.RE.COM, nell’ottica del riequilibrio della posizione contrattuale degli utenti nei confronti degli operatori dei servizi di telecomunicazione :se ne parlerà a Perugia lunedì 11 luglio 2011 alle ore 9 a Palazzo Cesaroni.
Il sia pure meritorio intento del legislatore di delegare all’Agcom il potere di stabilire una normativa tesa ad addivenire ad una composizione stragiudiziale delle controversie, nell’ottica di favorire la parte contrattuale debole rappresentata dagli utenti, offrendo loro uno strumento rapido ed economico per risolvere il contenzioso con gli operatori delle telecomunicazioni, non è, allo stato attuale, efficacemente realizzato. Infatti, la lentezza dei procedimenti precontenziosi, dovuta al carico di lavoro demandato ai Co.re.com., cui non corrisponde, evidentemente, una correlata capacità di smaltimento dello stesso nei tempi previsti dal Regolamento, si traduce in una situazione che, di fatto, si va ritorcendo contro la parte a tutela della quale era stata concepita quest’architettura procedurale. Non sfugge, infatti, che le lunghe attese prima dell’udienza conciliativa, l’atteggiamento poco conciliante di alcune società di telecomunicazione, la scarsa incisività dei provvedimenti temporanei adottabili dal Co.re.com. in vista di una tutela immediata per gli utenti e, quindi, la conseguente necessità di adire la giustizia ordinaria in
via cautelare, il fatto che spesso oggetto di controversia siano situazioni di basso valore economico per cui, molte volte, l’utente finisce per subire i danno senza attendere l’esito della controversia, siano tutte condizioni che favoriscono la parte contrattuale forte rappresentata dagli operatori di
telecomunicazioni.
In queste condizioni, il tentativo di conciliazione non è più aderente alle esigenze di tutela degli utenti e, quasi, sconfessa le finalità garantiste dell’Agcom, finendo per diventare solo un passaggio obbligato che si traduce in un onere per la parte debole e in un vantaggio per gli operatori, atteso che all’utente, il più delle volte, non resta che adire l’ autorità giudiziaria, vanificando le aspettative di celerità ed economicità o ricorrere alla tutela arbitrale dell’Agcom, secondo il procedimento disciplinato dagli artt. 14 e sgg. del Regolamento.
Per recuperare le finalità originarie del legislatore e realizzare le funzioni di garanzia dell’Agcom, per quanto riguarda la soluzione del contenzioso tra operatori ed utenti, sarebbe auspicabile un impegno a rispettare la celerità e, per tale verso, a recuperare l’efficacia di questa procedura conciliativa stragiudiziale, nell’ottica del riequilibrio della posizione contrattuale degli utenti nei confronti degli operatori dei servizi di telecomunicazione.
Un tale obiettivo potrebbe essere perseguito auspicando un rapporto collaborativo fattuale e dinamico tra il Corecom e le Associazioni dei Consumatori, le quali, quotidianamente, entrano in contatto con i cittadini- consumatori, sostenendoli attivamente nelle loro battaglie contro i “mostri che reggono le fila dell’Amministrazione e della burocrazia.
Le associazioni dei consumatori, infatti, sono organizzazioni il cui scopo principale è quello della tutela del consumatore; consumatore (o un utente) è quindi, in virtù del suo status, un soggetto al quale la legge garantisce dei diritti di tutela.