IL CORECOM UMBRIA NON FUNZIONA. UNO STRUMENTO EFFICACE E’ ORMAI DEPOTENZIATO. IL COMMENTO DEI CONSUMATORI ALLA NOTIZIA DELLA REMISSIONE DELLE DELEGHE DA PARTE DEL PRESIDENTE MARIO CAPANNA
La forte crisi che stanno attraversando i settori vitali dell’economia del nostro Paese ha, purtroppo, raggiunto anche l’ambiente, fino ad oggi incontaminato, delle conciliazioni paritetiche. E’, infatti, recente la notizia rilasciata da Mario Capanna, attuale presidente del Corecom Umbria che la scorsa settimana ha ufficializzato la remissione delle deleghe all’Agcom. I gravi problemi che affliggono il Comitato sono stati messi nero su bianco in una lettera inviata all’Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale, alla presidente della Giunta Regionale Catiuscia Marini e al presidente dell’Agcom Corrado Calabrò. In sintesi, un dirigente a tempo pieno dell’Ufficio non c’è, «ma solo uno a mezzadria con un dipartimento», ci sono «quattro lavoratori precari da dieci anni addetti al monitoraggio con contratto in scadenza ad agosto, e al momento non si vede alcuna soluzione concreta». In totale al Comitato lavorano cinque persone, mentre ne servirebbero altre sei: «La Calabria – attacca Capanna – ne ha 25, l’Emilia Romagna 23, la Toscana 16, le Marche 12 e il Molise 8». Altro problema derivante dalla carenza di personale «è che nelle ultime settimane – ha detto Capanna – dinanzi al forte aumento delle richieste da parte dei cittadini, il Corecom non è più in grado di rispondere nell’arco di tempo obbligatorio alle istanze di conciliazione e a quelle di definizione delle controversie».
A fronte di una tale affermazione, le Associazioni dei Consumatori non possono non rappresentare la propria preoccupazione, facendo rilevare come sia necessario e doveroso intervenire affinché una simile situazione venga risolta nel più breve tempo possibile. Sarebbe, infatti, inammissibile accettare, nel silenzio e nell’impotenza che regnano sovrane quando, purtroppo, si tratta di dover vestire i panni dei soggetti “deboli”, di veder negata ai cittadini la possibilità di accedere agli strumenti di giustizia alternativa, che rappresentano pur sempre una certezza se confrontati con la farraginosa macchina della giustizia ordinaria.
I rimedi, per i rappresentanti delle Associazioni dei Consumatori, ci sono ed è necessario valutarli insieme. Invitano pertanto le Istituzioni regionali ed il Presidente del Corecom Mario Capanna a cercare al più presto una soluzione anche coinvolgendo nel dialogo le Associazioni dei Consumatori che da tempo si sono rese disponibili ad una collaborazione concreta per superare la difficile situazione.
ACU- CITTADINANZATTIVA-CONFCONSUMATORI-LEGA CONSUMATORI – MOVIMENTO CONSUMATORI-UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI – ADOC