Il 2014 è stato proclamato Anno europeo contro lo spreco alimentare. Per capire in cosa consiste concretamente lo spreco alimentare e per cercare di ridurlo Cittadinanzattiva organizza un incontro, aperto a tutta la cittadinanza, con la prof. Rutilia Coccetta, che tratterà l’argomento a partire da un approccio nutrizionale: cos’è che non mangiamo e che invece farebbe bene alla nostra salute?

rutiliaProseguono gli incontri  del  CORSO DI FORMAZIONE AL VOLONTARIATO E ALL’ATTIVISMO CIVICO promosso da Cittadinanzattiva dell’Umbria.

Giovedì 24 Maggio a Spoleto presso la Biblioteca  “Montagne  di libri” della Comunità montana dei Monti  Martani, Serano e Subiaco in Via Busetti, 28  alle ore 17.00 la prof.ssa Rutilia Coccetta  (a destra nella foto) parlerà di

“SPRECHI ALIMENTARI DAL PUNTO DI VISTA NUTRIZIONALE”

Il 2014 è stato  proclamato  dall’Europa Anno europeo  contro lo spreco alimentare.    Infatti, nonostante la crisi, in Italia si buttano tonnellate di cibo ogni anno nei rifiuti. Secondo stime FAO, un terzo del cibo prodotto nel mondo è sprecato: vuol dire 1,3 miliardi di tonnellate all’anno. Ogni europeo getta via 179 chili di alimenti. E assieme a questi alimenti vanno in malora l’energia e l’acqua servite a produrli.
Avanzi e alimenti scaduti, spesso ancora buoni, gettati nella pattumiera in modo automatico e senza troppe remore: è un’abitudine di molti consumatori tanto che nei paesi ricchi un terzo della produzione di derrate alimentari viene buttato.   Non ce ne rendiamo conto, ma le cifre parlano chiaro: un terzo di quello che produciamo per nutrirci finisce nella spazzatura! Gli effetti della crisi economica hanno contribuito a una riduzione del fenomeno, tuttavia il problema mantiene dimensioni preoccupanti, anche perché nel pianeta un miliardo di individui non ha accesso al cibo sufficiente per la sopravvivenza.
Nei Paesi industrializzati le perdite alimentari sono generalmente riconducibili a motivazioni di ordine economico, dettate da standard estetici e qualitativi, regolamentazioni in materia alimentare o dalla convenienza delle operazioni di raccolta. In Europa, più della metà dello spreco si concentra a valle della filiera alimentare: il consumo finale è responsabile del 42% dello spreco complessivo, mentre il 14% dello spreco è imputabile ai servizi di produzione di prodotti pronti al consumo, ristorazione e catering.
Il paradosso si materializza in maniera ancor più evidente quando si osservano le dinamiche che nei paesi più sviluppati e in quelli emergenti portano allo spreco alimentare, fenomeno legato spesso a logiche di mercato, a esigenze di marketing alimentare e alla tendenza dei singoli ad acquistare cibo ben al di là delle proprie reali esigenze.

Per capire in cosa consiste concretamente lo spreco alimentare e per cercare di ridurlo Cittadinanzattiva organizza un incontro, aperto a tutta la Cittadinanza,  con la prof. Rutilia Coccetta, che tratterà l’argomento a partire da un approccio nutrizionale: cos’è che non mangiamo e che invece farebbe bene alla nostra salute?

Per informazioni: Cittadinanzattiva Umbria tel 0743 222208 cittattiv.umbria@libero.it