I post di Serafina – n. 2 del 7 ottobre 2014 “Quel gran pasticcio della legge regionale umbra sui consumatori”

serafinaE sì che ci si era lavorato per mesi con gruppi di lavoro ed incontri; la richiesta di una nuova legge sulla tutela dei consumatori in Umbria  era venuta dalle   Associazioni , chiedendo l’aggiornamento di una legge, la 34 dell’87, che appariva ormai obsoleta. Soprattutto  sembrava che i cambiamenti legislativi, come il famoso comma 461 della legge 244/2007, delineassero un ruolo e un profilo per le associazioni dei consumatori che la vecchia legge non rifletteva più.

Le proposte sono state fatte e poi è iniziata la trafila per gli uffici e le commissioni del consiglio regionale, anzi per la precisione, la II Commissione consiliare permanente, presieduta da Gianfranco CHIACCHIERONI. Relatore il consigliere Manlio Mariotti(già segretario regionale della CGIL).

L’attenzione dei consiglieri si è centrata però non sul comma 461 (su questo argomento è uscito fuori un articoletto, il numero 8, veramente ridicolo per la pochezza di contenuti), ma sul come limitare il numero delle associazioni regionali per far sì che delle attuali 11, ne rimanessero molte, molte  di meno.

Badate bene: Cittadinanzattiva Umbria  non teme gli standard della legge regionale in quanto sono stati già tutti abbondantemente superati.

Abbiamo iscritti nell’anno 2013 superiori allo 0,5  per mille degli abitanti dell’Umbria, suddivisi in almeno 7 città, abbiamo 4 sportelli, abbiamo una sede regionale priva di barriere architettoniche, per la quale paghiamo un affitto e che non condividiamo con nessuno, per costituire un’assemblea cittadina il nostro Statuto richiede 50 iscritti ( e non i 20 richiesti dalla   legge regionale), il nostro sito web  è quotidianamente aggiornato. Nei nostri  sportelli di Perugia, Castiglione del Lago e Spoleto, abbiamo aiutato e sostenuto negli ultimi due anni almeno 1.200 persone (e parliamo solo di tre città). Non ci appoggiamo a organizzazioni sindacali che ci mettano a disposizione la sede o che passino lo stipendio ai nostri responsabili.

Ma il requisito che non abbiamo e che non avremo mai, perché eticamente e politicamente  contrario ai nostri principi, è quello previsto dall’art.2, comma  8d della nuova legge , laddove si  dichiara che il responsabile legale, per dimostrare lo svolgimento dell’attività continuativa sul territorio regionale della propria associazione,  deve produrre  una ” dichiarazione in autocertificazione dalla quale emerga un numero di procedimenti attivati presso le autorità amministrative, di iniziative giudiziarie e conciliative di natura collettiva ed individuale, nonché di iniziative documentabili di natura informativa in favore degli iscritti, complessivamente non inferiore ai due terzi del numero degli iscritti obbligatori”; 

MA SIAMO PAZZI? attività in favore degli iscritti? ma da quale fonte giuridica hanno tratto tanta somaraggine?sapete chi gliel’ha suggerita questa trovata?

evidentemente qualcuno che fa parte di un’associazione nella quale per avere un consiglio o essere aiutati a scrivere un reclamo o altro, occorre obbligatoriamente iscriversi , versando una quota associativa (che diventa così una sorta di CORRISPETTIVO per un servizio). 

Immaginiamo la scena: “Scusi, ho una bolletta enorme , mi aiuta a capire se sono stata truffata?” “No guardi, signora, prima deve iscriversi, sennò non possiamo conteggiarla….”

Non sono più associazioni ma BOTTEGHE.

Bene , da noi non è così: i cittadini li aiutiamo senza chiedere niente, tantomeno un’iscrizione forzata. Quando li abbiamo aiutati AD AIUTARSI (cioé senza sostituirci a loro) li salutiamo. A volte qualcuno dice: “Mi va di iscrivermi” ma generalmente sempre dopo e mai su richiesta forzata.

I nostri aderenti non sono i nostri clienti; i nostri aderenti sono i cittadini attivi che vogliono impegnarsi per la tutela dei diritti, per la salute e per l’ambiente.

Ora noi questo articolo della nuova legge regionale  non lo rispetteremo mai!

A costo di sbattere le porte in faccia a una Regione dell’Umbria che non è stata nemmeno capace di capire ciò che stava scrivendo.

E poi gli ASINI saremmo noi!

 

SERAFINA

P.S. Questo meraviglioso asinello l’abbiamo fotografato a Campo Imperatore questa estate e l’ abbiamo  scelto come alias, per simpatia.