ENERGIA: Switch Power nel mirino dell’Antitrust per attivazione contratti non richiesti e addebito di costi di ricarica
Dall’estratto conto risulta uno “strano” prelevamento di € 130,00 in favore di Swtch Power srl.
È così che molti consumatori sono venuti a conoscenza che la Switch Power ha prelevato, senza autorizzazione, la somma di € 130,00 per costi di attivazione per fornitura di energia elettrica, ovvero un prelevamento per ogni POD di cui si è intestatari.
Chi è Switch Power? Switch Power è una società operante nel mercato libero dell’energia che sta ottenendo con l’inganno un contratto contattando le persone spacciandosi per Enel Energia Mercato Libero; in altri casi, non vi è nemmeno un contratto e nessuna fornitura attivata, come attestato dal fornitore di zona, ma il prelevamento viene comunque effettuato.
Nemmeno il sito della società può essere di aiuto: pochissime informazioni, assenza di condizioni di fornitura, indicazione generica del costo dell’energia (cioè la componente per la materia prima), senza fornire nessuna indicazione sui costi aggiuntivi da sostenere (costi di trasporto energia e gestione del contatore, eventuali oneri decisi dal fornitore, costi di commercializzazione).
A ben vedere, inoltre, il prezzo dell’energia proposto, attualmente pari a 0,064 €/kwh, non risulta tra i più competitivi del mercato.
La società offre la fornitura di energia elettrica, attraverso una modalità c.d. “ricaricabile”. Il modello prevede una ricarica iniziale di 130 euro comprensiva dei costi di attivazione della fornitura, pari a 30 euro, e di un credito per il consumo futuro di energia elettrica, pari a 100 euro. L’offerta prevede, inoltre, che ogni qualvolta il credito del cliente scenda al di sotto dei trenta euro, il c.d. “borsellino” del cliente si ricarichi automaticamente con relativo addebito dell’importo ricaricato.
Altresì poco chiaro è come faccia Switch Power a conoscere dati personali e Iban di consumatori che non sono mai stai loro clienti.
L’Antitrust, con provvedimento cautelare n. 27130 del 27/4/2018, ha imposto alla Switch Power di:
a) sospendere ogni attività diretta alla conclusione di contratti a distanza e attivazione di forniture di energia elettrica (teleselling outbound), in assenza di una corrispondente manifestazione di volontà del consumatore, ovvero a seguito di informazioni ingannevoli, omissioni informative e indebiti condizionamenti;
b) sospendere ogni attività diretta ad addebitare i costi di attivazione e di ricarica sui conti correnti dei consumatori per la fornitura non richiesta, fino a quando il contratto non risulti validamente concluso.
Ma a breve, anche su interessamento della nostra associazione, è da aspettarsi un ulteriore provvedimento da parte dell’ARERA, l’Autorità Regolatrice per l’Energia, nei confronti della Switch Power per la mancata adesione alla piattaforma di conciliazione istituita presso la stessa Autorità, nonostante i ricorrenti solleciti all’accreditamento.
Cosa fare in caso di addebito non autorizzato da parte di Switch Power o di altra società?
- Contestare l’addebito a Switch Power inviando un reclamo per raccomandata A/R
- Segnalare il fatto all’Antitrust e all’ARERA
- Chiedere lo storno alla banca per il rimborso dei soldi che vi sono stati addebitati
- Comunicare alla banca di non pagare gli addebiti Sepa alla Switch Power
Attenzione: il fenomeno potrebbe moltiplicarsi con la completa liberalizzazione del mercato dell’energia il prossimo 1 Luglio 2019.
Rivolgiti alla nostra associazione per ulteriori informazioni e/o aiuto o visita il nostro sito per aggiornamenti