CONFERENZA DEL PROF. ANTONIO PIERETTI – PUBBLICHIAMO UN BREVE RESOCONTO DEL SECONDO INCONTRO DEL CORSO PER VOLONTARI PROMOSSO DA CITTADINANZATTIVA DI FOLIGNO

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NELLE FOTO SONO RIPRODOTTI ALCUNI MOMENTI DELLA CONFERENZA, IN PARTICOLARE QUI A SINISTRA IL PROF. PIERETTI E A DESTRA LA PLATEA CON ANNA RITA COSSO E AL CENTRO GIUSEPPE MONDI CHE INTRODUCE LA CONFERENZA – TROVERETE ALTRE FOTO SCORRENDO L’ARTICOLO

Lo scorso mercoledì 20 luglio si è svolto il secondo appuntamento del “Corso per Volontari” promosso da Cittadinanzattiva di Foligno. Per questa occasione era stato organizzato un  incontro con il prof. Antonio Pieretti Pro Rettore dell’Università di Perugia e filosofo di chiara fama, il quale era stato invitato a tenere una conferenza sul concetto di laicità, visto che Cittadinanzattiva propone un impegno gratuito, apartitico e aconfessionale per realizzare quello che è mirabilmente sintetizzato in uno dei nostri slogan più significativi: fare il cittadino è il modo migliore di esserlo.

Tenterò di fare una brevissima sintesi di quella interessantissima conferenza per dare il senso della serata e per cercare di invogliare qualcuno a partecipare ai prossimi appuntamenti di questo corso.

Il prof. Pieretti ha affrontato il tema assegnatogli facendo un lungo e approfondito excursus storico sul significato e sul valore che in occidente è stato dato al termine laico, ricordando che in origine si intendeva per laico semplicemente colui che non era un uomo di religione e che attendeva alle cose di tutti i giorni, svolgendo una professione qualsivoglia e occupandosi della propria famiglia, pur essendo comunque un uomo di fede devoto alla religione, sia che si tratti dell’antico paganesimo che del più recente cristianesimo.

Nel corso dei secoli però il termine laico si è via via arricchito di significato, fino ad arrivare all’illuminismo e alla rivoluzione francese dove la laicità è stata contrapposta alla religione nella vita privata e in quella pubblica, diventando di fatto quasi sinonimo di razionalismo, nel senso che l’uomo laico è colui che si fa guidare dall’uso esclusivo della ragione, bandendo l’osservanza dei principi religiosi.

DSCI0003In questa epoca si crea quindi una divisione tra laicità e laicismo, in quanto la laicità rimane ad indicare il cittadino che  non è un sacerdote ma che può essere devoto alla religione o meno, mentre il laicismo diventa di fatto un’Ideologia, cioè un sistema di pensiero che afferma dei valori e delle metodologie esistenziali, fondate sull’uso della razionalità umana che procede nei suoi ragionamenti come se dio non ci fosse.

(n.d.r. si intravede una contraddizione in termini infatti il laicismo dell’illuminismo propugna la fede nella ragione. Non è una fede religiosa ma è pur sempre una fede, cioè una scelta a priori non verificata e non verificabile, esattamente il contrario di quello che sostiene)

Parlando del laicismo come teoria politica, il prof. Pieretti ha ricordato che a partire dall’illuminismo si è andata affermando una corrente che sostiene l’idea che il razionalismo è il vero fondamento della democrazia, la quale si riduce a semplice procedura, che prevede l’analisi, l’argomentazione, la discussione e infine la scelta tramite una votazione dove vige il criterio della maggioranza. La democrazia sarebbe quindi solo e soltanto un metodo per assumere le decisioni DSCI0005nell’ambito della comunità, privo di contenuti; in questo modo una decisione razzista assunta dopo una discussione e una votazione a maggioranza sarebbe perfettamente “democratica” (n.d.r. le virgolette sono d’obbligo).

Venendo a tempi più a noi vicini, il prof. Pieretti si è soffermato sul “Manifesto del Laicismo” sostenendo che la giustezza dell’affermazione “Libero Stato e Libera Chiesa”, non può significare che la scelta religiosa deve rimanere relegata alla sfera del privato, anzi al contrario ha affermato che il vero cristiano deve testimoniare la propria fede sia nella vita privata che in quella pubblica, cosa che in questo momento molti esponenti politici che si dichiarano cattolici non fanno.

Al termine del suo intervento il prof. Pieretti ha delineato il suo punto di vista affermando che secondo lui è riduttivo racchiudere l’uomo nella sola sfera razionale, infatti non è vero né tanto meno realistico dire che le scelte vengono fatte solo ed esclusivamente sulla base di un ragionamento, in realtà gli uomini quando assumono decisioni lo fanno spinti non solo da ragioni razionali, ma anche e a volte soprattutto da emozioni, da esigenze fisiche, da empatia con gli altri, da esigenze estetiche e da altre ragioni ancora che si possono tutte riassumere dicendo dalle ragioni del cuore e non solo del cervello.

DSCI0001In questo senso quindi anche la laicità non può essere ricondotta al mero razionalismo e alla fede nella ragione, l’uso della razionalità è solo uno degli aspetti che definisce la libertà dell’uomo ed essere laico oggi significa non solo rivendicare di essere liberi ma anche avere la consapevolezza delle responsabilità che questa libertà porta con sé. Questo è vero soprattutto nel mondo di oggi perché la scienza, la tecnologia e l’economia hanno messo nelle mani dell’uomo il potere di distruggere la terra con le tante bombe atomiche presenti negli arsenali di tanti paesi, di uccidere tutti gli uomini, gli animali e le piante con l’inquinamento sfrenato dell’acqua, della terra e dell’aria, di impoverire il nostro pianeta con uno sfruttamento cieco delle risorse naturali lasciando ai nostri posteri solo deserto, di condannare alla povertà e alla morte per fame miliardi di esseri umani con un uso della finanza dettato solo dall’ingordigia.

Responsabilità verso se stessi, verso gli altri, verso l’ambiente, verso la terra, verso le future generazioni, senza questo concetto diventa impossibile definire oggi l’essere umano e la sua ricerca di libertà e di senso, sia nella vita privata che in quella pubblica.

A questo punto il prof. Pieretti ha criticato il concetto di democrazia come mera procedura, sostenendo che una comunità sia essa locale che nazionale, è democratica non solo perché assume le decisioni dopo aver analizzato, argomentato, discusso e votato, ma anche e soprattutto perché ricerca il bene comune. In questo senso non basta rispettare le regole del metodo democratico, perché di questi tempi con le possibilità offerte dai mass media di influenzare le coscienze individuali, non vi è alcuna garanzia che la maggioranza decida nel senso del bene comune.

Per questo c’è bisogno che anche i consessi democratici assumano i vincoli dettati da valori, quali per esempio il rispetto delle idee, delle convinzioni e degli stili di vita altrui, la tutela dell’ambiente, non solo di quello del proprio giardino, anteporre gli interessi delle future generazioni a quelli immediati dei contemporanei, ecc…. In altre parole la democrazia è lo strumento utile per migliorare l’esistenza dell’uomo di oggi e di quello del domani, solo se assume anche le ragioni del cuore e i vincoli della libertà e della responsabilità.

La laicità quindi si definisce oggi come coniugazione delle ragioni della razionalità e di quelle del cuore sia nella vita privata che in quella pubblica, l’uomo laico è quell’uomo che riconosce come agiscono nella sua vita le ragioni della razionalità e quelle del cuore. Nello stesso modo una società è veramente laica solo se esercita le procedure democratiche per la realizzazione dei valori di libertà e responsabilità dettati anche dalle ragioni del cuore.

Al termine della conferenza come Cittadinanzattiva, attraverso la Segretaria Regionale Anna Rita Cosso abbiamo ringraziato il prof. Pieretti per l’importante contributo che ci ha dato e l’abbiamo rassicurato che cercheremo di fare tesoro di quanto ci ha detto.

Gabriele Silvestri