CITTADINANZATTIVA DI SPOLETO ADERISCE AL COMITATO RIFIUTI ZERO – NO INCENERITORE

Una sala composta da un’ottantina di cittadini vota all’unanimità lo statuto del Comitato Rifiuti Zero – No inceneritore.
1zero waste 13 i cittadini che offrono il loro impegno concreto a portare avanti il progetto della strategia rifiuti zero.
Si presentano, raccontano brevemente ciascuno le loro motivazioni: sono cittadini che abitano in prossimità delle aree preposte alla costruzione dei due inceneritori (quello della pollina della ditta Novelli, già in costruzione, e quello nei forni della Cementir), cittadini di altre frazioni come Santo Chiodo che hanno visto morire di tumori sospetti i loro vicini di casa, cittadini del centro città.
L’assemblea vota all’unanimità la loro candidatura. E pochi minuti dopo elegge tra i 13 il presidente del Comitato: Marco Capoccia.
Spoleto comincia così il cammino verso una proposta alternativa per il futuro della città, proponendosi di, come riportato nello Statuto:
1. Valorizzare la salvaguardia della natura e del territorio, in particolare del comprensorio spoletino;
2. Divulgare la cultura del rispetto dell’ambiente con particolare riferimento alla limitazione della produzione dei rifiuti e di ogni residuo dell’attività umana, attraverso condotte di vita e di produzione che limitino al massimo  la produzione di rifiuti e qualsiasi emissione, ed ove queste siano necessarie che vengano limitate alle quantità sostenibili dall’ecosistema, promuovendo una filiera impiantistica corta e sostenibile tesa al recupero e riutilizzo.
3. Divulgare informazione sulla nocività all’uomo ed all’intero ecosistema delle emissioni prodotte dagli  impianti
finalizzati alla combustione di qualsiasi rifiuto o di materiali post consumo o scarti di lavorazione, nonché degli impianti di produzione energia a combustione, o a reazione, o nucleari;
4. Impedire la realizzazione di inceneritori, anche definiti termovalorizzatori, o comunque di impianti tesi alla combustione di rifiuti o di residui industriali nel territorio del Comune di Spoleto;
5. Promuovere al massimo il sistema di raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti, già praticato  attivamente in 1.500 comuni italiani ove si arriva anche al 90% di raccolta differenziata (ed ove le bollette per i cittadini diminuiscono, gli enti risparmiano, e si creano posti di lavoro con i centri di  riciclo).
6. Promuovere l’adesione alla strategia internazionale Rifiuti Zero (in inglese Zero Waste) che si propone di riprogettare la vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti, facendo tendere la quantità di rifiuti da conferire in discarica allo zero. Il processo assomiglia al riutilizzo delle risorse fatto dalla natura, ed è basata sulle tre R: Riduci, Ricicla, Riusa.
7. Tutto ciò anche nel rispetto della nuova Direttiva Comunitaria 98/2008/CE in materia di rifiuti (recepita con D.Lgs. 3 dicembre 2010, n. 205), in vigore in Italia dal giorno di Natale 2010. La Direttiva si propone di trasformare la Unione Europea in una “società del riciclo”, basata sulle tre “R”, Riduci, Ricicla, Riusa. Ed un elemento molto importante è quello della partecipazione dei cittadini nei piani di gestione e nei programmi di prevenzione dei rifiuti. L’art. 31 della Direttiva prevede per la Pubblica Amministrazione un obbligo di co-decisione con i cittadini, per queste materie.
Il comitato è apartitico e apolitico, non ha fini di lucro. Cittadini di ogni colore politico ne hanno preso parte.