Che cosa dice l’art. 24 dello SBLOCCA ITALIA (Decreto Legge, testo coordinato 12.09.2014 n° 133 , G.U. 11.11.2014)

bandieraArt. 24. – (Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio). – 1. I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare.

Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.

In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L’esenzione e’ concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attivita’ posta in essere.

Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute.

PERCHE’ E’ IMPORTANTE?

Riconosce  un ruolo più ampio ai cittadini, qualificando il loro intervento anche nel riuso e nel recupero dei beni immobili e delle aree inutilizzate.

Amplia  il ruolo dei cittadini rispetto alla cura e tutela dei beni comuni, come previsto dall’ultimo comma dell’articolo 118 della Costituzione  perché attraverso una assunzione di responsabilità i cittadini possano contribuire  a far ripartire il nostro Paese con un ruolo attivo nella cura dei beni comuni.

Estende il campo di applicazione delle iniziative di cittadinanza attiva: non solo pulizia, manutenzione e abbellimento degli spazi comuni, quali attività rispetto alle quali i Comuni sono chiamati a favorire i cittadini, ma, soprattutto, riuso e recupero di beni pubblici inutilizzati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, secondo un’interpretazione più appropriata del principio di sussidiarietà

NON SOLO CITTADINI CARPENTIERI E GIARDINIERI,  DUNQUE, MA ANCHE CITTADINI CHE PRENDONO IN MANO BENI PUBBLICI INUTILIZZATI E LI GESTISCONO PER L’INTERESSE GENERALE

Ci sono in Umbria esperienze, volontà, energie, che attendono solo di essere riconosciute e valorizzate.

SEGNALATECELE!!!