CAMPAGNA IMPARARE SICURI – PRESENTATO IL II RAPPORTO SULL’INDAGINE: CONOSCENZA E PERCEZIONE DEL RISCHIO SISMICO
E’ un appuntamento che si ripete ormai da 8 anni in Italia : la Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole (25 novembre).
Un momento importante di riflessione sulle condizioni di sicurezza degli edifici in cui i nostri bambini e ragazzi passano gran parte delle loro giornate, ma anche un momento di crescita culturale e di diffusione di un sapere condiviso sul rischio, di qualsiasi tipo esso sia.
Cittadinanzattiva e il Dipartimento della Protezione Civile da anni collaborano per la diffusione ed il radicamento della cultura della sicurezza e della salute, rivolgendosi alle scuole italiane di ogni ordine e grado, diffondendo sussidi, proponendo attività ed iniziative specifiche.La consapevolezza dell’esistenza dei rischi naturali, lo studio delle loro caratteristiche e dei comportamenti più adeguati per fronteggiarli sono un modo “concreto” per affrontare i rischi e ridurne gli effetti negativi.
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10.11.25 Indagine rischio sismico nelle scuole
Nel 2010 un’ampia parte della Campagna di Comunicazione ha riguardato la conoscenza e la percezione del rischio sismico. L’Indagine presentata quest’anno è frutto dei dati raccolti tra la fine del 2009 e i primi mesi del 2010. L’obiettivo dell’ indagine “Conoscenza e percezione del rischio sismico” è duplice: da una parte, far emergere le conoscenze effettivamente possedute e legate all’età, all’esperienza, alle zone di provenienza, e le percezioni che i ragazzi e gli adulti mostrano di avere in relazione al fenomeno sismico per poterle utilizzare come preziose indicazioni per nuove attività e nuovi strumenti informativi da realizzare successivamente su questo tema;
dall’altra cercare di sapere quanto un evento drammatico come il terremoto che ha colpito l’Abruzzo il 6 aprile 2009 e l’informazione massiccia che su tale evento è circolata, possano aver contribuito e in che misura, a modificare sia il livello di conoscenza del rischio sismico in generale e del territorio su cui ciascuno vive, ma anche il livello di consapevolezza personale e familiare, e quindi a incidere su scelte responsabili rispetto all’abitazione e alla scuola.
All’indagine di quest’anno hanno preso parte cinque scuole dell’Umbria con un totale di 103 studenti e 55 genitori partecipanti:
Scuola secondaria II Grado Liceo Classico Pontano Sansi Spoleto
Scuola secondaria I GradoDante Alighieri Spoleto
Scuola secondaria I Grado Scuola Media Carducci Foligno
Scuola secondaria II Grado Liceo Classico Frezzi Foligno
Scuola secondaria I Grado Istituto Comprensivo Campomaggiore Terni
Una piccola pattuglia di cittadini umbri (giovani e adulti) che ringraziamo perché hanno voluto dire la loro su un tema di straordinaria importanza per la sicurezza di tutti.
Rimandiamo alla lettura del Rapporto pubblicato sul sito : www.cittadinanzattiva.umbria.it per un’analisi approfondita dei dati.
Qui ci interessa però far rilevare solo alcuni elementi critici :
Un’area molto critica è rappresentata dalla mancanza di conoscenza circa l’esistenza di un Piano comunale di emergenza: sommando i “no” e i “non so” il 78% dei genitori e dei ragazzi ammette di non conoscerlo. La maggior parte degli intervistati ritiene che il soggetto preposto istituzionalmente alla redazione del Piano e alla sua diffusione siano i Vigili del fuoco; solo il 29% dei genitori e il 26% degli studenti sa che questo obbligo riguarda il Comune.
Non conoscendo il Piano comunale non si conoscono neanche le aree di attesa da esso previste, come confermano l’85,5% dei genitori e l’82% dei ragazzi, sommando i “no”ed i “non risposto”.
Il terremoto dell’Abruzzo ha portato un leggero incremento delle conoscenze ma esse permangono in ogni caso drammaticamente basse: tra i genitori, ad esempio, dopo il terremoto aquilano, solo il 37% dei genitori che hanno risposto al questionario si sono attivati per conoscere le caratteristich
e strutturali della propria casa, il 47,5% la percentuale di coloro che ha cercato di conoscere le condizioni della scuola dei propri figli e il 38% coloro che hanno sentito la necessità di sapere in quale zona sismica fosse collocato il proprio Comune. Poco, troppo poco.
La sfida è conoscere, informarsi, pretendere sicurezza per sé e per i propri figli.
Cittadinanzattiva da anni questa sicurezza la reclama nelle (abbandonate? sole? povere?) SCUOLE D’ITALIA.
Anna Rita Cosso
Segretaria regionale
Cittadinanzattiva dell’Umbria