ALCUNE IMMAGINI E COMUNICATO STAMPA DEL CONVEGNO SULLA SICUREZZA NELLA SCUOLA DEL 14.12.2009 A PERUGIA

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COMUNICATO STAMPA

Si è tenuto a Perugia, nella  Sala della Partecipazione, a Palazzo Cesaroni, Piazza Italia, lunedì 14 dicembre 2009, ore 15,30 in occasione della VII Giornata Nazionale della Sicurezza nelle Scuole, il Convegno sul tema 

 “SICUREZZA E QUALITA’: Cosa è cambiato nei territori dopo i tagli all’istruzione”.

Ne hanno discusso con  l’Assessore regionale alla Scuola MARIA PRODI, la responsabile nazionale Scuola di Cittadinanzattiva ADRIANA BIZZARRI e la responsabile nazionale Scuola e  Formazione di Legambiente VANESSA PALLUCCHI

Lo ha detto Bertolaso proprio in occasione della VII Giornata Nazionale della Sicurezza nelle Scuole: “per mettere in sicurezza tutte le scuole italiane che ne hanno bisogno, occorrerebbe un enorme investimento pari ad almeno 13 miliardi di euro”

09.12.14 sicurezza scuola 209.12.14 sicurezza scuola 1Ad onor del vero, anche sull’onda dei continui gravissimi incidenti di questi ultimi anni, di fondi per la messa in sicurezza si è molto parlato   e ci sono stati anche  ingenti stanziamenti.

Rispetto agli annunci iniziali ci sono stati dei tagli (i fondi del MIUR da 100 a 77 milioni di euro) però è anche vero che in molte regioni il 50 % dei fondi è rimasto inutilizzato. 

Del  miliardo dei FONDI FAS di cui si è parlato ad inizio anno, inoltre,  a parte i 230 milioni per l’Abruzzo,  non si sa ancora  nulla.

Per spendere i soldi costituisce  un grosso limite anche il PATTO DI STABILITA’ . ma se si è potuto derogare per EXPO 2015 perché non derogare per la messa in sicurezza delle nostre scuole?

Anche dei Fondi per le 100 scuole più insicure non si sa più nulla mentre molto importante è stato il BANDO INAIL di 20 milioni di euro.

Ma occorrono in primo luogo, ha detto Adriana Bizzarri:

Piani a lungo termine e investimenti continuativi

– Dati certi (di anagrafe scolastica dei 42.000 edifici scolastici italiano  non si parla più,  sostituita da una più generica mappatura che per ora copre solo il 60 % dell’universo degli edifici scolastici )

– Trasparenza soprattutto su tempi, criteri di assegnazione e di utilizzo effettivi

09.12.14 sicurezza scuola 709.12.14 sicurezza scuola 5Una brutta scuola costituisce una brutta formazione civile- ha detto Vanessa Pallucchi – Legambiente aveva proposto un piano per uscire dalla crisi del quale gli investimenti per la messa in sicurezza delle scuole costituivano una parte centrale.

Il 2009 è stato un  lungo difficile anno per la scuola italiana : tagli agli organici,  perdita di risorse,  impossibilità per le scuole di coprire con supplenze le malattie dei docenti,  corsi serali tagliati,   posti di sostegno mancanti,   ore di servizio ridotte,   precari incaricati per anni e ora per strada.

 In questo contesto, anche la sicurezza fisica dei ragazzi corre dei maggiori pericoli : la totale immobilizzazione delle ore docente in classe, ad esempio, ha detto l’Assessore regionale, Maria Prodi, costituisce un elemento serio da esaminare. Nelle scuole c’è oggi il 17% in meno di personale ATA.

Dal Rapporto civico 2009 di Cittadinanzattiva emergono dei dati purtroppo noti sulle nostre scuole :

Assenza delle certificazioni: male cronico:

1 su 3 agibilità statica (32%)

1 su 4 agibilità igien.-sanitaria (26%)

1 su 4 prevenzione incendi (27%)

P Barriere architettoniche: un po’ ovunque

E ancora :

09.12.14 sicurezza scuola 6Sempre a proposito di QUALITA’ DELLA VITA SCOLASTICA , dal  Rapporto civico emerge un quadro sconfortante :           

P      Scopini: no nel 45%

P      Sanitari danneggiati: 10%

P      Porte rovinate: 34%

P      Sapone: no 61%

P      Asciugamano: no 69%

P      Pulizia 1 v. al g.: 59%

P      Carta igienica: no nel 44%

Alle condizioni già precarie di sicurezza in cui versano le aule scolastiche, come denuncia il VII Rapporto Impararesicuri di Cittadinanzattiva, potrebbe aggiungersi il problema del sovraffollamento.
Il dato di partenza è l’articolo  64 della Legge 133/2008 del Ministero dell’Istruzione, che innalza i parametri minimi e massimi degli alunni per ogni aula.

E per analizzare questo nuovo incombente pericolo per la qualità della scuola dei nostri ragazzi, è stata lanciata la campagna MISURIAMOCI CON CLASSE colta a segnalare i casi di sovraffollamentio
Ecosistema Scuola 2009 (Rapporto annuale di Legambiente) ha fotografato  la situazione delle scuole della nostra regione con un rapporto da cui  emerge come uno studente umbro che oggi entra nel mondo della scuola rischi  di trovarsi ancora in un edificio troppo vecchio (nel 67% dei casi costruito prima del 1974 e soltanto il 7,22% delle scuole umbre è stato realizzato dopo il 1990), nel 56, 86% con urgente necessità di manutenzione. Se nel 2008 sono state il 70,54% le scuole che negli ultimi 5 anni hanno goduto di interventi di manutenzione, solo il 53,92% degli istituti hanno ottenuto la certificazione igienico sanitaria e il 61,76% l’agibilità statica.

In negativo va segnalato anche che nemmeno la metà degli edifici risulta dotato dell’importantissima certificazione di prevenzione antincendio, presente ad oggi solo nel 46,08% degli istituti e di scale di sicurezza (54,90%). Assai più diffuse le porte antipanico, presenti nella quasi totalità degli edifici (99,02%), mentre la totalità delle scuole ha svolto le regolari prove d’evacuazione. In Umbria poi troviamo il 5,88% di scuole situate in prossimità di aree industriali e altrettante  vicine ad autostrade o superstrade.

La Prodi ha ribadito che le Istituzioni trovano spesso  nell’Associazionismo una fonte inesauribile fonte di dati, indispensabili per il lavoro dell’Amministrazione

Alcune  delle proposte emerse nel corso dell’incontro  :

  • Ritiro del provvedimento (l’articolo  64 della Legge 133/2008)  innalzamento numero alunni 
  • Affrontare quanto prima il dimensionamento delle istituzioni scolastiche (nella Conferenza Stato regioni e con il coinvolgimento de i cittadini)
  • Rispetto del patto sulla sicurezza (Fioroni 2007) da parte di Comuni e Province
  • Fornire informazioni adeguate alla cittadinanza sul tema della sicurezza degli edifici scolastici
  • Riconoscere un ruolo alle organizzazioni dei cittadini impegnate sul tema (progettazione, implementazione,controllo, valutazione)
  • Continuare incessantemente a lavorare sul fronte dei comportamenti e delle conoscenze: individuali, familiari, collettivi

      (es. piani comunali di emergenza)

Legambiente e Cittadinanzattiva (nelle intenzioni delle responsabili regionali Alessandra Paciotto e Anna Rita Cosso) nei prossimi mesi  lavoreranno insieme per sollecitare in primo luogo la nascita di una cultura della sicurezza, dentro e fuori le scuole. In forte confronto con le pubbliche Istituzioni.