Acqua sempre più cara in Umbria: +10,1% a fronte di aumenti medi su base nazionale del 6,7%. Incrementi a due cifre a Perugia:+12,3%
In occasione della Giornata Mondiale dell’acqua, presentata l’indagine dell’Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva su costi e qualità del servizio idrico
Italiani poco informati in tema di potabilità e deroghe, scettici sui controlli, pronti a spendere 40€/mese per le minerali
A fronte di una media nazionale di 270€, in Umbria il costo annuo dell’acqua per uso domestico è di 339€, solo in Toscana (369€) risulta più caro.
Dal 2008 al 2009, l’incremento tariffario registrato in Umbria (+10,1%) è risultato più alto rispetto a quanto registrato a livello nazionale: +6,7%.
A pesare, in particolare, il +12,3% registrato a Perugia.
Consistente anche l’incremento tariffario osservato a Terni, + 7,7%.
In valori assoluti, tra Perugia e Terni, le differenze di prezzo per il costo del servizio idrico integrato sono modeste: 342,5€ contro 335€.
L’indagine svolta dall’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva è stata realizzata in tutti i capoluoghi, relativamente all’anno 2009. L’attenzione si è focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico (acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, quota fissa o ex nolo contatori). I dati sono riferiti ad una famiglia tipo di tre persone con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua (in linea con quanto calcolato dal Comitato di Vigilanza sull’Uso delle Risorse Idriche), e sono comprensivi di Iva al 10%.
Nell’annuale dossier di Cittadinanzattiva, le contraddizioni del Servizio Idrico Integrato nel nostro Paese, con dati anche sulla dispersione idrica, e il punto su una riforma che in assenza di una Autorità di regolamentazione rischia di traghettare il settore da monopoli pubblici a monopoli privati.
On line su www.cittadinanzattiva.it il dossier comprensivo degli approfondimenti regionali.
I costi del servizio idrico integrato in Umbria
Città |
Acquedotto |
Depurazione |
Fognatura |
Quota fissa |
Spesa 2009 |
Spesa 2008 |
Variazione |
PG |
€ 157,0 |
€ 111,0 |
€ 39,0 |
€ 35,5 |
€ 342,5 |
€ 305 |
+12,3% |
TR |
€ 161,0 |
€ 89,0 |
€ 53,0 |
€ 32,0 |
€ 335,0 |
€ 311 |
+7,7% |
Media |
€159 |
€100 |
€46 |
€34 |
€339 |
€ 308 |
+10,1% |
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2010
Il commento di Antonio Gaudioso, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva: “I cittadini chiedono responsabilità riguardo l’uso e la gestione delle risorse idriche, nella speranza di potersi presto esprimere sui due quesiti referendari. Di certo, l’escalation senza freni delle tariffe dell’acqua, che da anni registriamo in tutta Italia, giustifica ampiamente la richiesta di svincolare le tariffe all’adeguatezza della remunerazione del capitale investito. Infatti, contrariamente alle promesse ventilate in favore della privatizzazione delle acque pubbliche, in tutti i casi si è assistito, dopo alcuni mesi dall’introduzione della gestione privata, ad un aumento dei prezzi e delle tariffe. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, con la figuraccia seguita al recente stop da parte dell’Unione Europea alle deroghe per i livelli di potabilità delle acque potabili in diverse zone del Paese”.
Confronto tra le regioni: spesa media annua e dispersione di rete (anno 2009)
Regione |
Totale 2009 |
Totale 2008 |
Variazione |
Dispersione di rete* |
Abruzzo |
€ 213 |
€ 208 |
+2,4% |
45% |
Basilicata |
€ 266 |
€ 260 |
+2,3% |
58% |
Calabria |
€ 189 |
€ 189 |
+0,0% |
42% |
Campania |
€ 214 |
€ 210 |
+1,9% |
36% |
Emilia |
€ 319 |
€ 304 |
+4,9% |
22% |
Friuli |
€ 185 |
€ 172 |
+7,6% |
35% |
Lazio |
€ 245 |
€ 219 |
+11,9% |
38% |
Liguria |
€ 248 |
€ 243 |
+2,1% |
22% |
Lombardia |
€ 178 |
€ 175 |
+1,7% |
17% |
Marche |
€ 312 |
€ 290 |
+7,6% |
21% |
Molise |
€ 141 |
€ 141 |
+0,0% |
65% |
Piemonte |
€ 256 |
€ 231 |
+10,8% |
24% |
Puglia |
€ 312 |
€ 311 |
+0,3% |
41% |
Sardegna |
€ 252 |
€ 242 |
+4,1% |
44% |
Sicilia |
€ 279 |
€ 260 |
+7,3% |
43% |
Toscana |
€ 369 |
€ 330 |
+11,8% |
33% |
Trentino |
€ 200 |
€ 196 |
+2,0% |
21% |
Umbria |
€ 339 |
€ 308 |
+10,1% |
41% |
V. d’Aosta |
€ 147 |
€ 147 |
+0,0% |
35% |
Veneto |
€ 231 |
€ 220 |
+5,0% |
30% |
Italia |
€ 270 |
€ 253 |
+6,7% |
35% |
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2010 – *Legambiente, Ecosistema Urbano 2010
Comune |
Dispersione rete 2009 |
Dispersione rete 2007 |
Perugia |
31% |
31% |
Terni |
51% |
39% |
Media |
41% |
35% |
Fonte: Legambiente, Ecosistema Urbano 2010 e 2009
Qualità del servizio & soddisfazione degli utenti:
Ignari e non informati in tema di livelli di potabilità e deroghe, poco avvezzi a leggere la Carta dei servizi, sufficientemente soddisfatti del servizio così come viene loro erogato e quindi dei relativi costi. Anche se poi uno su due dichiara di non bere abitudinariamente acqua del rubinetto, preferendo la minerale. Questa, in sintesi, la relazione tra gli utenti e il Servizio Idrico Integrato come emerso da un’intervista ad un campione accidentale non probabilistico di 1.260 cittadini (44% proviene dal Sud, il 32% dal Centro ed il 24% dal Nord).
In particolare, più di un italiano su due (54%) dichiara di non bere abitudinariamente acqua del rubinetto, preferendo la minerale, soprattutto a causa di cattivo sapore (42%) e scarsa fiducia nei controlli (uno su cinque non sa a chi spettano). In particolare, al Sud la diffidenza nei controlli (52%) è più che doppia rispetto al Nord (23%) e al Centro (15%), aree nelle quali, viceversa, prevale il cattivo sapore quale ostacolo principale ad un quotidiano utilizzo dell’acqua da rubinetto.
La spesa media mensile di acqua minerale è di 40€ a famiglia (48€ al Sud).
Per quanto riguarda il livello di soddisfazione complessiva nei confronti del Servizio Idrico Integrato, quasi il 60% degli intervistati si dichiara completamente soddisfatto della quantità di acqua disponibile e della continuità della fornitura, il 48% della regolarità della pressione, ma solo il 24% della qualità dell’acqua.
Cittadinanzattiva onlus-sede nazionale, Ufficio stampa: stampa@cittadinanzattiva.it
Responsabile, Alessandro Cossu (348 3347608); Mariano Votta (339 8927455). 0636718.302 – .351