ACQUA, 531€ LA SPESA MEDIA IN UMBRIA NEL 2019, +1,7% RISPETTO AL 2018. LIVELLI DI DISPERSIONE AL 47%. I nuovi dati dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva
Comunicato stampa
531€: questa la cifra spesa nel 2019 da una famiglia umbra per la bolletta idrica (434€ la media nazionale), con un aumento dell’1,7% rispetto al 2018. Si tratta della seconda regione più cara, dopo la Toscana (688€). Grosseto e Siena si confermano i capoluoghi di provincia più cari in Italia con una spesa media a famiglia di 781€, Isernia resta ancora la più economica con 130€.
Le regioni centrali confermano il primato per le tariffe più alte con 595€ annuali (+2,7% rispetto al 2018) ma l’incremento maggiore si rileva nel Sud e Isole (+3,1%). A livello regionale, le famiglie più “tartassate” risiedono nell’ordine in Toscana (688€), Umbria (531€), Marche (527€) ed Emilia Romagna (511€). La regione più economica resta il Molise con 163€ l’anno.
La fotografia emerge dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva realizzato nell’ambito del progetto “Consapevolmente consumatore, ugualmente cittadino”, finanziato dal Ministero dello sviluppo economico (DM 7 febbraio 2018). Le tariffe sono indicate rispetto ad una famiglia tipo di tre componenti ed un consumo annuo di 192 metri cubi.
Con un uso più consapevole e razionale di acqua, che abbiamo quantizzato in 150mc invece di 192mc l’anno, una famiglia media avrebbe un risparmio medio di 115€ circa a livello nazionale e di circa 132 euro in Umbria.
Ad esempio, in un anno si possono risparmiare 42mc di acqua con questi piccoli accorgimenti: sostituendo, una volta su due, la doccia al bagno (risparmio di 4,5mc), riparando un rubinetto (21mc), usando lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico (8,2mc), chiudendo il rubinetto mentre si lavano i denti (8,7mc).
Tutto il Dossier, con i dati nazionali e regione per regione, è disponibile su www.cittadinanzattiva.it. Il rapporto restituisce una fotografia della purtroppo disparata geografia dell’Italia in termini di erogazione del servizio idrico integrato riguardo gli aspetti tariffari, la qualità e le tutele. Tali informazioni sono disponibili, con indicazione precisa delle fonti su INFORMAP, www.cittadinanzattiva.it/informap, la cartina navigabile che rende fruibili, per ogni capoluogo di provincia, informazioni e approfondimenti su tariffe e agevolazioni, qualità, tutele e altri riferimenti utili. Per informazioni ai cittadini sui servizi pubblici locali (acqua, rifiuti, trasporto pubblico locale, asili nido comunali) è inoltre attivo il numero telefonico 0743/222208, la e-mail: Cittadinanzattiva Umbria; lo sportello è raggiungibile anche presso la sua sede fisica in Via XXV Aprile 44 (aperto il martedì 9.30-11.30 e 16.30-18.30).
I DATI SULLA DISPERSIONE IDRICA
In riferimento ai soli capoluoghi di provincia italiani, dagli ultimi dati Istat disponibili (2018) emerge che a livello nazionale va dispersa il 37% dell’acqua immessa, con evidenti differenze nelle differenti aree geografiche e singole regioni: si va dal 45% nel Sud ed isole, al 40% al Centro e al 29% al Nord. In testa per livelli di dispersione il Lazio con il 56%, segue la Sardegna con il 52% e l’Abruzzo con il 51%. L’Umbria segue al 47%.
Le cause sono da ricercare nella vetustà delle reti e degli impianti che, soprattutto nei grandi centri urbani, sono stati realizzati da oltre 30 anni nel 60% dei casi e da oltre 50 anni nel 25%.
famiglie soddisfatte dell’acqua pubblica?
Famiglie mediamente soddisfatte dell’acqua di rubinetto ma vorrebbero vederci chiaro su qualità e bollette. Secondo dati Istat, l’86,6% delle famiglie si dichiara molto (22,2%) o abbastanza soddisfatte (64,4%) del servizio idrico, contro un 13,3% poco o per niente soddisfatto. I livelli di soddisfazione espressi dalle famiglie italiane diminuiscono spostandosi dalle aree del Nord verso il Centro e quindi al Sud e nelle Isole. Le criticità più marcate riguardano soprattutto Calabria, Sardegna e Sicilia, dove le famiglie poco o per niente soddisfatte rappresentano rispettivamente il 36%, il 35,1% e il 29,1% del totale. in particolare una famiglia su tre si dichiara poco soddisfatta della comprensibilità delle bollette, quasi una su quattro di odore, limpidezza e sapore dell’acqua di rubinetto.
Dalla nostra analisi delle Carte dei servizi, emerge inoltre che nel 63% non viene data alcuna informazione sul bonus sociale a disposizione delle famiglie e in un caso su tre non viene data alcuna informazione sulla qualità dell’acqua erogata.
CAPOLUOGHI | Ipotesi A (192 mc) | Ipotesi B (150 mc) | ||||
Spesa SII 2019 | Var. % sul 2018 | Spesa SII 2019 | Var. % sul 2018 | |||
Perugia | € 481 | 1,7% | € 376 | 1,6% | ||
Terni | € 581 | 1,6% | € 422 | 1,7% | ||
MEDIA | € 531 | 1,7% | € 399 | 1,7% |
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi&Tariffe, Giugno 2020
CAPOLUOGHI | Ipotesi A (192 mc) | Ipotesi B (150 mc) | Risparmio (A-B) | Risparmio |
Spesa SII 2019 | Spesa SII 2019 | In € | In % | |
Perugia | € 481 | € 376 | € 105 | 21,8% |
Terni | € 581 | € 422 | € 159 | 27,4% |
MEDIA | € 531 | € 399 | € 132 | 24,9% |
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi&Tariffe, Giugno 2020
CAPOLUOGHI | Dispersione della rete nel 2018 |
Perugia | 45,1% |
Terni | 48,9% |
MEDIA | 47,0% |
Fonte: Cittadinanzattiva su dati Istat, Giugno 2020
ANALISI DELLE CARTE DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO | ||
INFORMAZIONI
RILEVATE |
PERUGIA | TERNI |
· Esistenza della carta dei servizi | SI | SI |
· Reperibilità online sul sito del gestore del servizio | SI | SI |
· Indicazione dell’ultimo aggiornamento | SI | SI |
· Riferimento alla rilevazione della soddisfazione dell’utenza | SI | SI |
· Presenza di contatti dedicati a segnalazioni e/o reclami | SI | SI |
· Indicazioni circa la possibilità di adire la conciliazione | SI | SI |
· Riferimento a forme di coinvolgimento delle AACC nella redazione della carta | SI | SI |
· Indicazione dei contatti delle AACC del territorio | SI | NO |
· Presenza di informazioni sulla qualità dell’acqua erogata | NO | SI |
· Presenza di informazioni sul bonus idrico | SI | SI |
QUALITÀ CONTRATTUALE | ||
· Esplicito riferimento alla conformità alla delibera 655/2015 | SI | SI |
· Tempo massimo di preventivazione per l’esecuzione di allacci idrici senza sopralluogo | 10 | 10 |
· Tempo massimo di esecuzione di allacci idrici che comportano l’esecuzione di lavori semplici | 15 | 15 |
· Tempo massimo di attivazione della fornitura | 5 | 5 |
· Tempo massimo di riattivazione o subentro nella fornitura | 5 | 5 |
· Tempo massimo di riattivazione della fornitura in seguito a morosità | 2 | 2 |
· Tempo massimo di esecuzione della voltura | 5 | 5 |
· Tempo massimo di intervento per la verifica del misuratore | 10 | 10 |
· Tempo massimo di risposta motivata a reclami scritti | 30 | 30 |
· Tempo massimo di risposta motivata a richiesta scritta di informazioni | 30 | 30 |
· Tempo massimo di rettifica di fatturazione | 60 | 60 |
QUALITÀ TECNICA | ||
· Esplicito riferimento alla conformità alla delibera 917/2017 | SI | SI |
· Durata massima della singola sospensione programmata | 24 | 24 |
· Tempo massimo per l’attivazione del servizio sostitutivo di emergenza in caso di sospensione del servizio idropotabile | 48 | 48 |
· Tempo minimo di preavviso per interventi programmati che comportano una sospensione della fornitura | 48 | 48 |
NOTEI valori relativi alla QUALITÀ CONTRATTUALE sono espressi in giorni lavorativi (per la riattivazione in seguito a morosità in giorni feriali).I valori relativi alla QUALITÀ TECNICA sono espressi in ore. |
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