Attivismo civico protagonista a Perugia
Un vero e proprio modello di Seminario – Laboratorio quello che si è tenuto sabato 10 ottobre alla sala Walter Binni della Biblioteca Augusta in Via delle Prome, promosso da Cittadinanzattiva e da Radici di Pietra, associazione culturale.
Il tema era l’Attivismo civico protagonista ; sottotitolo la Ciclopedonalità come Risorsa urbana e territoriale.
Un’occasione imperdibile di confronto tra Istituzioni e Associazionismo; dall’inizio al termine dell’incontro, un amministratore regionale (Giuseppe Chianella, assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione Umbria), tre amministratori locali (il vice sindaco di Perugia Urbano Barelli, il sindaco di Corciano Cristian Betti e il Sindaco di Magione Giacomo Chiodini) hanno discusso con i rappresentanti dell’associazionismo per capire da una parte cosa significhi la cura dei beni comuni da parte dei cittadini e dall’altra per ascoltarne alcuni esempi.
Danilo Bellavita responsabile di Cittadinanzattiva Corciano ha informato i presenti che dal 1° gennaio partiranno i lavori per il completamento del sistema di collegamento ciclopedonale Perugia – Lago Trasimeno (al cui interno è compresa la famosa Chiugina, la strada etrusco romana esempio di ripristino di un bene pubblico inutilizzato da parte dell’attivismo civico). Si completa in tal modo un progetto partito proprio dai cittadini attivi.
Michele Bilancia presidente di Radici di Pietra ha presentato il progetto LE CITTA’ MURATE D’EUROPA E IL PARCO DELLE MURA. una rete identitaria costruita dai cittadini . Lo ha fatto mostrando chiari esempi di valorizzazione del circuito delle mura etrusche di Perugia.
Annalisa Mandorino vice segretario nazionale di Cittadinanzattiva ha spiegato come la cura dei beni comuni non sia solo pulizia, abbellimento, manutenzione, decoro ed ha portato l’esempio delle campagne per la sicurezza degli edifici scolastici o per la qualità delle mense scolastiche . I beni comuni sono i beni a disposizione di tutti.
Si deve a Cittadinanzattiva la proposta di inserire nell’ art.24 dello Sblocca Italia, che parlava solo di pulizia manutenzione abbellimento, anche il tema del riuso dei beni pubblici inutilizzati.
In Italia ci sono 2.000.000 di edifici pubblici abbandonati, 5.000.000 di case inutilizzate, 20.000 aree industriali dismesse, 100.000 capannoni inutilizzati: un grande campo per la lotta allo spreco
Come fare? Occorre un percorso partecipato di costruzione dei progetti di riuso.
Walter Ganapini direttore genrale di ARPA UMBRIA ha parafrasato Marianna Mazzucato “Deve crescere la cittadinanza attiva e costringere lo Stato (la Regione, i Comuni) a diventare più attivo”. Ha poi parlato del rapporto tra localismo e globalizzazione (“il disastro della globalizzazione” ha detto) e di come negli ultimi quarant’anni ci fossero stati tentativi di avanguardie illuminate per evitare la perdita dei pascoli, lo spopolamento delle campagne , incentivare l’agricoltura non intensiva, ecc.
Urbano Barelli ha raccontato il progetto Adotta un monumento con il quale sono state affidate ai cittadini con Convenzione 30 aree verdi (12 sono in attesa di affidamento) su un totale di 354 aree verdi nel territorio comunale . Sono state stpulate 84 convenzioni . Ha auspicato politiche intelligenti adeguate ai tempi critici che si vivono.
Cristian Betti ha lanciato una sfida su due temi: le Aree industriali dismesse (Sono un bene comune, si o no? ha chiesto) e la gestione dei rifiuti. Ha poi definito le mura di Perugia una priorità anche per i corcianesi (Corciano e Magione sono le porte perugine) e ha auspicato che con l’attivismo civico si combatta anche la sorta di delega al Comune di ogni intervento ed azione a favore della città che ultimamente aveva caratterizzato anche il comune sentire dei cittadini.
Giacomo Chiodini ha invitato ad osservare le esperienze e i percorso sulla ciclopedonalità realizzati nelle aree della Toscana confinanti con l’ Umbria.Anche Chiodini ha sottolineato il legame tra MAgione e Perugia (“I perugini erano definiti mangialasche” ha detto ” perchè mangiavano il pesce del Lago Trasimento trasportato lungo la Chiugina”).
Il segretario nazionale di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso ha concluso affermando come sia evidente, anche dallo stesso seminario,come l’art. 24 del D. Lgs. 164/2014 abbia un potenziale di innovazione enorme che va al di là della lettera dell’art. 24. Ha parlato poi del progetto VALORE FARI in corso con l’Agenzia del Demanio auspicando un forte coinvolgimento delle comunità su questi temi.
Anna Rita Cosso segretario regionale nella sua introduzione aveva sintetizzato le tre interpretazioni dell’art. 24:
1. il baratto amministrativo (la più elementare e la meno interessante ): un cittadino non riesce a pagare i tributi e si offre per imbiancare o curare il verde
2. il coinvolgimento dei cittadini da parte delle amminiustrazioni per progetti di manutenzione o pulizia degli spazi pubblici
3. la presa in carico di beni pubblici inutilizzati (la forma più matura, quella che interessa le nostre associazioni) a partire da progetti e proposte delle associazioni o dei comitati